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venerdì 12 agosto 2022

Grandi dame alla corte di Canova

Francia mette subito Canova accanto a Chateaubriand, “due nomi e due uomini che hanno invaso la scena, come poche altre tumultuosa, dei primi decenni dell’800”. Entrambi “nell’orbita degli astri maggiori di quel momento”, l’Imperatore e il Papa. “Ambedue egualmente vezzeggiati, adessati, idoleggiati”, che volentieri se ne approfittano, ma non senza colpi di testa. “Lo scultore si adatterà a modellare il busto colossale, glaciale ed esangue di Napoleone”, lo scrittore a fare il ritratto di Leone XII. Ma, poi, lo scrittore vivrà amareggiato dalle “monarchie che lo avevano messo alla porta”, come già Napoleone Primo Console, da lui imprudentemente intronato come “nuovo Ciro che ha ricostruito sulle rovine il tempio di Jehova”. Lo scultore “non ci penserà due volte a trasformare la statua della Religione cattolica, rifiutata dai Canonici di San Pietro perché troppo pesante, in quella della Religione protestante per la cappella di Belton”.   

Due caratteri volitivi e intraprendenti. Li accomuna in questa pubblicazione Delfina de Custine, per alcuni anni amante ufficiale di Chateaubriand, e Giulietta Récamier, in conttato più o meno stretto con Chateaubriand per trent’anni – oltre che con Augusto di Prussia, e molti altri corteggiatori. Menre Luisa Stolberg è Louise Maximilienne  Caroline Emmanuelle of Stolberg, più nota come contessa d’Albany, da legare ad Alfieri. Canova era al centro di questo bel mondo europeo, un po’ per il successo straordinario della sua Paolina Borghese Bonaparte, un po’ per il carattere, e molto anche per la bottega a Roma, che forniva spezzi sempre importanti, classici e d’autore. Delfina de Custine sua ammiratrice era anche buona pittrice. Il figlio Astolphe, in “La Russia nel 1839”, racconterà che la madre apprezzava di Canova la semplicità e la naturalezza, e che si divertiva agli aneddoti che raccontava in dialetto veneto – “Un giorno le dissi: con la vostra immaginazione romanzesca sareste capace di sposarlo! Non sfidatemi, rispose sullo stesso tono, se non fosse divenuto marchese d’Ischia ne sarei stata tentata”. Amabilità – Canova fu fatto marchese dal papa il 31 dicembre 1815, in ringraziamento dell’opera prestata per il recupero in Francia di statue e quadri asportati da Napoleone.

In quanto amica di Delfina, è in scena anche, in una particina, Rahel Varnhagen, che a Berlino teneva il salotto più importante d’Europa, e scrive a Canova in italiano.

Canova intratteneva le dotte, spiritose, ricche ammiratrici con le stesse piccole galanterie: ciocche di capelli, fiori, aneli, lucerne, stampe.

Una straordinaria raccolta di lettere inedite delle tre dame, la cui corrispondenza  con più interlocutori è andata distrutta, conservate nell’archivio Canova di Bassano del Grappa. Con annotazioni che ne fanno spesso racconti a sé stanti.  

Ennio Francia, Delfina de Custine, Luisa Stolberg, Giulietta Récamier a Canova, Edizioni di Storia e Letteratura, remainders, Firenze Libri, pp. 175 € 4

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