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sabato 3 settembre 2022

Ombre - 630

“Nemmeno il Padreterno sa cosa passa per la testa di un gesuita”. Non è male la battuta del vescovo di Milano Delpini, della diocesi più grande mondo, che non è fatto cardinale, mentre lo è il vescovo di Como, una delle diocesi più piccole, che lo ha invitato nel suo duomo per una celebrazione. Papa Bergoglio ha fatto cardinale anche il parroco si una diocesi di mille anime, in Mongolia. Forse gli passa per la testa di distruggere tutto, poiché non costruisce nulla – Chaouqui, Balda, Becciu?

Fantastica battaglia aerea su “la Repubblica” attorno all’aereo di Putin. “Un Gulfstream dell’Aeronautica militare svedese si è lanciato a tutta velocità in direzione di Putin”, “l’Estonia ha fatto decollare i suoi velivoli militari”…. Che sono due, due Albatross, monomotori cechi,  lenti, da ricognizione e addestramento – ma un miracolo non è da escludersi, se hanno affiancato Putin. Il Gulfstream l’Aeronautica Italiana lo usa per la sorveglianza e le comunicazioni. C’è voglia di guerra alla “Repubblica” di Elkann – la battaglia è giocata da Di Feo, che al tamburino risulta vice-direttore.

Rita Dalla Chiesa, candidata con Forza Italia, trova di cattivo gusto la presentazione a Venezia di un documentario sul fascismo, “Marcia su Roma”. “Inappropriata” la dice. Risponde il direttore del festival Barbera: “La Mostra dl Cinema è uno spazio di libertà d’espressione. La Mostra non prende posizioni politiche”. Cioè, non sa quello che fa? No, è solo un ipocrita, del vecchio superiority complex che Eco stigmatizzava già sessant’anni fa. C’è altro a sinistra?

Il governo assegna l’ex Alitalia a un consorzio guidato da Certares, uno di quei fondi american che prosperano sui cadaveri spolpandoli, sezionandoli e vendendoli. Col sostengo nominale di tre o quattro linee aeree. Certares ha vinto perché promette assunzioni. Assunzioni nell’ex Alitalia? Che ha oggi qualche migliaio di dipendenti in cassa integrazione.

Il signor Mustafà Al Audi, nato in Marocco, ma residente in Italia dal 1980, ambulante, con banco presso l’ospedale di Crotone, è cavaliere della Repubblica da quattro anni per aver salvato da un’aggressione nel parcheggio dell’ospedale una dottoressa. È anche cittadino onorario della città. Ma non può avere la cittadinanza, che richiede da vari anni: manca sempre una “ulteriore acquisizione documentale”. Non c’è rimedio.

Conte ha aumentato, in due anni e sette mesi di governo, il debito di 140 miliardi. Solo in parte per fronteggiare il covid. Draghi, in un anno e sette mesi, lo ha accresciuto di soli 40 miliardi, per il covid (i “ristori”) e per i sei mesi di guerra. Conte, con l’allegra brigata leghista, ha moltiplicato il debito per regalarlo con i bonus, di cittadinanza, edilizi, pensionistici, e con le una tantum in busta paga. Sembra incredibile che ci sia stato in Italia al governo il famoso partito della Bistecca, sia con la destra sia con la sinistra, nel 2020, ma è così, è l’Italia.

“Nuovi aiuti alle imprese sono come i danni di guerra”: interrogato da Fubini, il ministro leghista Giorgetti va diretto al punto: la percezione di quello che succede c’è, al governo. Non nell’opinione,  gingillata dai media sulle sciantose ucraine in mimetica e sull’orso russo che commette atrocità – di fronte agli angelici ucraini.

Il ministro Giorgetti, modesto leghista, cità Lenin, a proposito del “mercato” di Amsterdam che i media celebrano: “Lenin diceva: i capitalisti provvederanno la corda a cui li impiccheremo. Oggi il presso del gas è legato legato al Ttf di Amsterdam, un piccolo mercato speculativo  che Vladimir Putin si diverte a fare impazzire”. Speculativo ad Amsterdam? Non sia mai detto 

Isabella Bufacchi, spiegando sul “Sole 24 Ore” che Isabel Schnabel, del direttivo della Banca centrale europea, vuole e imporrà aumenti elevati del tasso di sconto, non ne dice mai la nazionalità. Schnabel è tedesca, e rappresenta nella Bce la Bundesbank, la banca centrale tedesca. Non c’è un mondo europeo fuori delle nazionalità, fingere che ci sia è sbagliato, e pericoloso.

Dunque, non va a votare il 72 per cento dei poveri, cinque milioni di famiglie, venti milioni di persone, il 37 per  cento dei ceti a reddito medio e il 21 per cento dei ricchi. Se lo studio dell’astensione alle ultime amministrative di Tecné Italia, cui i vescovi danno credito, è nel giusto, si capisce la disaffezione alla politica. Confermata dal dato succedaneo che sono gli ultra 54nni ad andare a votare. Niente per le masse, niente per chi lavora.

Il mercato Ttf (Title Transfer Facilty) di Amsteram è un indice di scambi ipotetici di gas. È un mercato spot, quindi per definizione volatile. Di prezzi future, senza scambi reali di gas; si saldano i conti sulle differenze di quotazione. È un gioco speculativo. Che però ha licenza di dettare le politiche degli Stati, fiscali e energetiche. Ingovernabile per definizione, si dice: è la logica del mercato. E sarà, ma è un mercato dissolvente, non produttivo.


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