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venerdì 25 aprile 2008

Cementato nel Prg il vicinato Veltroni-Casini

Il Piano Regolatore Generale unisce Veltroni a Casini, via Caltagirone. E divide Casini dai suoi elettori romani negli ultimi giorni della campagna per il Campidoglio, che hanno deciso di fare campagna per Alemanno. Il leader della Dc Pino Pizza ha il dente avvelenato con Casini, e non lesina le accuse dal suo rifugio pubblico alla Campana, il ristorante romano. È sempre stato sul versante di sinistra del centro, spiega, e due anni fa portò a Prodi duecentomila voti, quelli necessari per vincere. Non potendosi mettere con Veltroni alle elezioni del 13 aprile, ha tentato l’apparentamento con Casini. Che però l’ha respinto - Berlusconi invece gli consentiva di gareggiare col suo simbolo. E gli ha scatenato contro Amato - “il professionista a contratto”, Pizza è incontenibile - con la tragicomica esclusione dalle liste. Veltroni a sua volta, messo sotto torchio da Caltagirone con le campagne sul degrado di Roma, avrebbe tentato il recupero rifacendo il Prg sugli interessi dell’imprenditore. E così ha agganciato Casini, che dell'imprenditore romano è il genero.
Le liti tra ex possono essere suicide. La verità è che Casini è tentato da Vetroni anche senza il suocero. È pure vero che le modifiche tentate all’ultimo minuto dal sindaco Veltroni prima di dimettersi erano a favore di Caltagirone. Lo hanno denunciato apertamente altri immobiliaristi romani che si sentivano per questo defraudati, Lamaro e i Toti. Ma è vero infine che Veltroni, malgrado le estenuanti sedute notturne imposte al consiglio, non è riuscito a far passare le tre delibere che stavano a cuore a Caltagirone. Da qui l’equidistanza che l’imprenditore dichiara tra Rutelli e Alemanno per il Campidoglio – anche se i suoi giornali sono, sub limine come Casini, pro Rutelli. E allora dov’è la verità? Caltagirone è, con Goffredo Bettini, l’inventore e il gestore del “modello Roma”, o degli affari per tutti. Quello a cui tiene è salvare il modello. Anche nel caso che vinca Alemanno, non si sa mai.
Salvarlo come imprenditore naturalmente, che non si occupa di politica.

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