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lunedì 13 dicembre 2010

Ombre - 71

Show mascelluto di Fini dalla Annunziata, che tace. La grande giornalista sembra anzi in reverente ammirazione. Anche all’incredibile professione di costituzionalismo: “Se passa con 10 voti in più lascio”. E se fossero 9?
Fini indica Tremonti per la successione. Che li ha furiosamente contestato in altri governi, e costretto alle dimissioni nel 2003. Ma Annunziata non se lo ricorda.

Si producono periodicamente schemi e grafici per illustrate lo “schema Ponzi” adottato da Madoff. Che è la truffa più semplice, prendere i soldi a prestito per non restituirli.
La finanza ha bisogno di essere scienza, mentre è pratica, anche elementare: come guadagnare con i soldi altrui. L’ingegneria finanziaria è solo la carta colorata, coi nastrini, del “pacco”.

Dapprima Bondi, poi Brunetta per motivi di donne, poi ancora Bondi per i figliastri, poi Vespa, poi Bondi di nuovo: la rubrica delle lettere del “Corriere della sera” è affollatissima di personalità. Che dicono cose succose, gossip di prima mano: chi ha tagliato i fondi ai beni culturali, senza che Totò Settis se ne accorgesse, chi ha devastato il Pincio (per farci un garage…) e l’Agro Romano, chi ha curato Pompei con le ruspe, chi e quando ha impedito a Vespa di parlare del suo libro, a Milano. Cose che a Roma tutti sanno, ma a Milano si possono dire evidentemente solo nella rubrica delle lettere, sotto minaccia avvocatesca. È l’unico modo di forzare il minculpop?

Albertini si candida a Milano per il Nuovo Centro, contro Letizia Moratti: pagine e peana. Albertini, dopo due giorni, rinuncia, e dice che voterà Moratti: poche righe. L’ordine è tassativo in cronaca, o è un riflesso condizionato – il giornalista non deve obbedire, ha proprio il paraocchi.

Dopo l’eolico si fanno truffe semplici perfino sulla “Borsa” delle emissioni di Co2, le compravendite di capacità d’inquinamento fra chi scarica meno del consentito e chi scarica di più: chi vende non paga l’Iva, facendo sparire la “società” venditrice. La “coscienza verde” è più corrompibile?

Due giovani svedesi che si dicono stuprate da un lato, Wikileaks, l’antipolitica al potere dall’altra: due casi politicamente corretti, cioè indiscutibili, si scontrano. Ma l’elettronica prevale sulla femmina: si sussurra molto contro le due donne.

“Sembra incredibile, ma ogni tanto gli uomini, le istituzioni e l’opinione pubblica mostrano anche segni di una civiltà”, così Magris apre sul “Corriere della sera” il suo commento al fermo illegale del marocchino di Brembate. Eppure Magris non è un saturnino, è uomo e scrittore socievole e equilibrato. La “società civile” ha appestato pure lui?

La Federazione calcio ha indagato la partita Siena-Inter, l’ultima del campionato scorso, perché il Presidente del Siena avrebbe incitato i suoi a vincerla, promettendo forse un premio. Ma non ha indagato Lazio-Inter di una settimana prima, in cui la squadra romana ha giocato per perdere, l’ha detto e l’ha fatto. Giocare per vincere è dunque un reato, giocare per perdere no. Poi si dice che l’Italia è corrotta.

Ha nominato De Gennaro, Ciancimino figlio, e subito è stato imputato di calunnia, nonché di favoreggiamento e rivelazione di segreti d’ufficio. Mentre poteva impunemente allegramente nominare, non solo Berlusconi e Dell’Utri, ma anche Ciampi, Mancino eccetera. Senza vergogna.
Ciancimino è a conoscenza di segreti d’ufficio?

Casini dice Berlusconi “un uomo allo sbando” (“Non voglio polemizzare con il premier, Berlusconi è un uomo allo sbando”). Mentre Berlusconi gli telefona per il compleanno, affettuoso come sempre, fanno sapere entrambi. Quello democristiano dev’essere un diverso genere di umanità, più che un diverso galateo.

Ciancimino jr. s’impappina, accusa De Gennaro, e ne riceve in cambio le intercettazioni dei suoi legami mafiosi – alcune, certo, non tutte. A questo punto il non-pentito non potrebbe più essere testimone comodo d’accusa. Ma non per tutti. Da Palermo il dottor Ingroia lo giudica sempre attendibile, “caso per caso”. Come a dire: quando fa comodo a me. Che lo rende quasi simpatico, non fosse che il dottore è un Procuratore della Repubblica. Carica come si sa insindacabile e ineliminabile, è come un sacramento. Ma potrebbe rinunciare allo stipendio che gli paghiamo?

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