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lunedì 13 dicembre 2010

Se Otranto era meglio turca

Tre saggi “incolti” – non finiti? abbozzati? – attorno a una pretesa di cultura superiore. Il saggio sullo storico turco – la traduzione - è perfino disgustoso: un atto di contrizione di fronte a un linguaggio spudorato. L’islam non nasconde i suoi limiti, non li camuffa, e come fa un europeo, cristiano, colto, a professarsi peccatore nei suoi confronti – era meglio un Salento ottomano? “Signora di Otranto” è invece un saggio turistico: una fantasia sul niente. E tuttavia la rinascita di Otranto deve molto a questa salentina di adozione.
Maria Corti, Otranto allo specchio

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