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sabato 21 maggio 2011

Ombre - 89

Tutto è plumbeo nell’affare Strauss-Kahn, il reato e anche il giudizio. I giudici mascelluti. L’esibizione del reo. L’assenza di contraddittorio. La stessa scena del reato è grigia, uno di quei falansteri di cui il lusso è il prezzo.
Se l’imputazione sarà come si dice, di tentato stupro, il processo (cioè la condanna) è perfino di tipo brezneviano. Anche allora a Mosca gli albergoni erano grigi, e le cameriere inaffidabili.
La cortina di ferro però era una protezione, almeno per gli stranieri: nessuno straniero fu mai processato a Mosca. Nemmeno per tentato stupro.

Una vecchia tesi di Giorgio Galli, prima che passasse allo spiritismo, era che la Russia non può avere la democrazia perché non ha avuto la caccia alle streghe: è “mancato il rapporto sfida-risposta”. Si spiega perché l’America vi indulge, da Salem.

Occupano le piazze spagnole gli “indignados”. Che sembrano lo spagnolo maccheronico degli italiani. E Nietzsche direbbe bugiardi: “Nessuno mente più dell’indignato”. Ognuno vuole andare sullo schermo? Per quanto piccolo, del blackberry.

Si vuole Pisapia vincente perché garbato, per questo preferito dalla buona borghesia. Come disse prima delle elezioni Moratti “cognato”: “Fa parte della buona borghesia milanese”. E se invece beneficiasse del puzzo di zolfo, moderato, che su di lui ha proiettato la Moratti sindaco?
È più probabile, il bon ton e il tinello, che impermalosivano Gadda, non sono più milanesi. La città ora si fa forte dell’omologazione. Della melassa: allo stesso modo Tobagi, giornalista fortemente antisistema, è stato digerito dai suoi assassini, essendo anch’egli garbato.

La Consulta decide di giudicare in due mesi il conflitto d’attribuzione della Camera sul processo Ruby, e la cosa non piace a “Repubblica”. Che porta a esempio il precedente ricorso, presentato dal governo, sul processo Mediaset, per il quale “l’ex presidente De Siervo aveva rispettato i tempi naturali”, e così Mediaset “era finita al 5 ottobre”. Anche i tempi sono “naturali” di sinistra e di destra? E la Consulta non era un organo non politicizzato?
“La Corte avrà ancora solo 14 giudici”, continua “Repubblica”: “Si apre la strada alla legge blocca-processi”. Decisamente questa Consulta dev’essere politicizzata – di destra?

Deliberato in aula il 5 aprile, il ricorso della Camera alla Consulta sul processo Ruby viene presentato da Fini quaranta giorni dopo. “Con incredibile ritardo”, sottolineano alla Corte costituzionale dove pure Berlusconi non è amato.

Su Sgarbi in tv, prima che lo seppellisse l’Auditel, Silvia Fumarola riesce a infierire su “Repubblica” con una serie di castronerie. Che nel 1975 Sgarbi si batteva contro il 41.bis. Che aveva visitato in carcere Antonio Piromalli, che invece è stato un mite e fine studioso di letteratura, nonché innovativo dirigente del ministro dell’istruzione. Cose così. Ma perché Sgarbi insiste a misurarsi in tv? È fatta per le fumarole.

Il Procuratore Nazionale antimafia Grasso, testimone al Csm, dice la verità: c’è stato un uso disinvolto di Ciancimino figlio da parte della Procura di Palermo, ben prima che lo stesso commettesse i reati per i quali la Procura poi lo ha arrestato. Dice anche che segnalò il fatto al ministero, alla Cassazione, al Csm e al presidente della Repubblica. Silenzio, della Cassazione, del Csm, del presidente. Si aspetta di arrestare ora il procuratore Grasso?

Marilù Lucrezio intervista al Tg 1 un generale a Bengasi ex ministro dell’Interno di Gheddafi. Cioè uno che ne deve avere combinate tante. Che a un certo punto dice: “Gheddafi lo uccideranno i libici”. E la cosa diverte molto Marilù e lo stesso generale, che si scompisciano dalle risate.

Arrivano i testimoni, i pochi ammessi, al processo farlocco Mills del dottor De Pasquale, e ne viene fuori un quadro incredibile d’imposture e ricatti. Roba da mistery e film d’azione insieme, con Marina Mahler, nipote, la moglie di Abbado (quale?) e il solito Briatore. Ma su “Repubblica” non se ne parla, sul “Corriere della sera” solo roba procedurale.
C’era anche Berlusconi, nel giorno dello sgarbo della sua diletta Milano. Ma niente, non se ne parla: che lo mandiamo a fare ai processi, allora?

Destra-sinistra anche su Strauss-Kahn. Quelli che vorrebbero Berlusconi impiccato dicono che c’è un complotto e Strauss-Kahn non è sicuramente colpevole: Henry-Lévy, Jean Daniel, Lerner. I berlusconiani invece lo vogliono colpevole: “il Giornale”, “Libero”. Anche i garantisti, come Battista. È vero che la giustizia non merita fiducia.

Paolo Conti fa un peana a Ettore Bernabei per i novant’anni, che il “Corriere della sera” pubblica in una pagina “Istituzioni” – metà Napolitano, metà Bernabei: una pagina specchio del compromesso storico, le sub-culture saldamente al controllo dell’opinione? Ma nell’inno si evita di menzionare il carcere che Bernabei si fece con l’accusa d’avere costituito fondi neri nell’azienda pubblica di cui era a capo, l’Italstat. Un’accusa montata da Montanelli, a Milano, sul “Giornale” di Berlusconi. Poi in parte archiviata in parte amnistiata. Quanti scheletri!

De Mauro va alla Fiera di libro a Torino e dice che chi critica la scuola pubblica è servo di Berlusconi. Lui che l’ha distrutta, con Luigi Berlinguer, abolendo la letteratura, la storia, la geografia, e imponendo il diploma per tutti. Poi scrive sul “Corriere della sera” che la vera scuola è quella che moltiplica gli “utenti”, non quella che insegna. A Paola Mastrocola, sua critica, facendo dire che salverebbe uno solo dei suoi venticinque alunni, cosa non vera. Populismo? Una volta i nipotini di Togliatti arrivavano a capire dieci anni dopo. Ora non più, ma con la stessa protervia.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi sapreste indicare la fonte delle dichiarazioni di Grasso sul caso Ciancimino? Ho letto vari articoli sull'audizione di Grasso al CSM ma nessuno riportava queste valutazioni sulla gestione di Ciancimino né soprattutto la notizia che lo stesso Procuratore Nazionale ne avrebbe informato ministero, CSM, Capo dello Stato e Cassazione. Nessun giornale a quanto mi risulti ne aveva fatto cenno. Grazie!

Giuseppe Leuzzi ha detto...

Alcune agenzie ne hanno riferito.
Anche il "Corriere della sera" del giorno 18:
http://archiviostorico.corriere.it/2011/maggio/18/Grasso_Palermo_non_trasmisero_gli_co_9_110518036.shtml

Anonimo ha detto...

Grazie mille, gentilissimo! Avevo letto articoli molto meno approfonditi.