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domenica 26 giugno 2011

L’immondizia di Napoli sull’Italia

Internet è pieno di video degli assaltatori di notte sui rifiuti di Napoli. Tutti in maschera ma non irriconoscibili. E tutti di estrema violenza: impediscono agli autocampattatori la raccolta dei rifiuti, appiccano il fuoco dove i mucchi sono più consistenti, con minaccia grave alla salute - anche i rifiuti napoletani combusti, sebbene non sia più di moda ricordarlo, producono diossina. Ma nessuno dà loro la caccia, neanche come ignoti. Il serafico Procuratore Capo Lepore e il suo sostituto Curcio, quello di Bisignani, non trovano anzi di meglio che inquisire il presidente della Regione Campania Caldoro, per “epidemia colposa”. Un imbattibile duo, bisogna dire, se ha scovato i nuovi untori della nuova peste napoletana. Anzi uno, l’uomo di Berlusconi a Napoli.
Si può restare allibiti, e anche indignarsi. Ma a Napoli e per Napoli è inutile. Il problema è l’Italia, l’evidente trabordare della spazzatura napoletana in due settimane su tutto il Paese, dell’immoralità profonda, della criminosità, dei suoi amministratori e dei giudici loro complici, della strafottenza, dell’incredibile arroganza per cui tutti devono prendersi i rifiuti della città eccetto la città stessa – era facile previsione di questo sito e non ha mancato di avverarsi, la scoperta di Napoli non è recente. Ma, è questo il problema, onorevole Vietti, presidente Napoletano, Csm tutto intiero: non c’è più il reato di omessa denuncia di un reato, tanto più in flagranza di reato? Tanto più se si è nella polizia giudiziaria, e anzi a capo di essa? Che ci stanno a fare tutti questi procuratori della Repubblica a Napoli che non prendono nessun delinquente e non lo cercano neanche? Le telefonate di Bisignani? Le telefonate di Bisignani sono roba seria, lo assicura lo stesso Procuratore Capo. Tato seria, si vede, che non gli lascia il tempo se non di incriminare Caldoro, troppo ingenuo per questi Procuratori della Repubblica.
È impensabile una giustizia complice dei violenti. Se non, come pare, del crimine organizzato che taglieggia la città e l’Italia con i rifiuti. Ma è quello che succede a Napoli, senza alcun dubbio: sono tre anni, gli anni di Lepore, che questa delinquenza spadroneggia indisturbata. La giustizia politica sarà stata il danno peggiore inflitto da Napoli all’Italia tutta, da vent’anni a questa parte, a Nord e a Sud. Ma c’è anche la giustizia incapace. Protetta, è vero, purtroppo al vertie delle istituzioni. E si ritorna alla politica.

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