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giovedì 22 novembre 2012

Contro Hamas il risentimento di Gaza

Ha vinto Hamas, ma forse ha perso. L’omaggio che Meshaal, il capo di Hamas, ha reso all’Iran per i missili, nel momento in cui la pace e un futuro venivano assicurati a Gaza dall’Egitto, è un segno di debolezza. Un affronto ai suoi finanziatori, i regnanti dell’Arabia Saudita e del Qatar.
Nella Striscia prevale il risentimento già sperimentato dalla Resistenza in Europa nel 1944: contro i miliziani che fanno una comoda guerra di missili a distanza, esponendo alla rappresaglia cittadini inermi. Le manifestazioni per la “vittoria” su Israele hanno visto ieri pochi partecipanti, qualche centinaio. Molti della Jihad, concorrente in estremismo di Hamas..
Hamas è sulla difensiva non da ora, stretta tra la Jihad e i regimi islamici filoamericani. Non ha offerto prospettive a Gaza, dopo aver vinto le elezioni del 2006. E da tre anni impedisce che nuove elezioni si tengano. Mentre la parte cisgiordana dell’Anp, governata da Fatah, prospera in pace. 

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