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domenica 30 marzo 2014

Ombre - 214

Si moltiplicano i rientri di capitali dalla Svizzera in contanti – tanti ne hanno beccati i doganieri a Chiasso. Anche i ricchi sono in bisogno.

Si moltiplicano a Chiasso i sequestri di capitali riportati dalla Svizzera in contanti. Nei nascondigli più impensabili – la biancheria sporca, quella femminile, le imbottiture dei sedili. Ma i doganieri vanno a colpo sicuro, tra le miriadi di automobili che passano la frontiera. I banchieri svizzeri sono inflessibili con chi ritira i fondi.

Il n. 1 è Lupi. Claudio Sabelli Fioretti, spulciando le rilevazioni del Centro di ascolto radiotelevisivo su quattro anni di “Porta a porta” e di “Ballarò”, al primo posto ci ha trovato Lupi – primo da Vespa, secondo da Floris. Renzi viene secondo – primo da Floris, terzo da Vespa.
Ma le sorprese non sono finite. Italo Bocchino (chi era costui?) è decimo a “Ballarò”. Subito dopo Enrico Letta. Che viene dopo Stefano Fassina – il nome dice qualcosa.
Per  gentilomeria Claudio non ha voluto dire delle ospiti?

In dodici anni di euro la Francia ha più sforato che non il tetto del 3 per cento nel rapporto deficit\pil. Compreso il 2013 e, si dice da Bruxelles, anche per questo 2014. Senza procedure d’infrazione. Nemmeno una tiratina d’orecchi. Che Europa è questa?

Hitler rubava, inglesi e americani compravano. Le istituzioni, non i mercanti. Il British Museum ha 3.200 pezzi “di incerta provenienza”, scrive Fabio Cavalera in un desolante reportage. E 75 mila monete di “fonte inappropriata”. La storia dell’ignobiltà va riscritta.

Nella questione di Mauro Floriani e le baby prostitute dei Parioli, la rete insolentisce Alessandra Mussolini, che invece è vittima anch’essa del marito. Non sarà il web fascista – magari da sinistra, come usa?
Fascista coi fascisti è ancora più terribile.

Snobbato dal presidente degli Usa Obama, il sindaco di Roma Marino ha intrattenuto in Campidoglio il presidente della Roma, il “miliardario” Pallotta. Che non ha visitato il Colosseo ma ha baciato la Lupa.

Il papa ha riunito i parlamentari a messa alle sette di mattina, li ha strigliati, “siete ladri”, e se n’è andato. Ma erano tutti buoni cattolici, benché democristiani. Moti hanno anche fatto la comunione. In peccato?

“Non più frutta nelle bevande, si spacca il Pd” annuncia “la Repubblica” di giovedì. Ma quante volte si spacca il Pd, ogni giorno?

Il presidente Napolitano ammonisce a rispettare l’Europa, perché “ci ha assicurato la pace”. Non è stato vero, la pace la dobbiamo agli Usa - se e dove l’hanno voluta e la vogliono. Ma se fosse? Siamo alla frutta.

“Sorpresa del web, siamo più «social» degli altri”, titola trionfale “Affari & Finanza”: “Nella connessione ai network battiamo gli Usa e l’Inghilterra”. Non siamo più “analfabeti digitali”. Sì, ma dove sta il punto debole? Ancora uno sforzo.
Forse siamo più soli, ma non è questo oggi un punto debole.

Della Valle, il presidente di Ntv-Italo, di cui il socio di riferimento Sncf, le ferrovie francesi, è scontento, dà del somaro a Moretti, l’ad di Fs. È proprio la fine dei maestri di scuola.

È vera guerra tra Marino a Caltagirone, i due siciliani re di Roma? O c’è solo da ripulire l’Acea per la privatizzazione, a Caltagirone.

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