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sabato 14 ottobre 2017

Ombre - 386

“Bacio Feroce Tour” su cartelli giganti adorna gli ingressi delle librerie Feltrinelli, re degli “Eventi”. Didascalia: “La paranza è tornata. Roberto Saviano incontra i suoi lettori”. I suoi fans, si direbbe alla Vasco Rossi. Suoi o della paranza (dei bambini)? Pedofili?

Si celebra Caporetto come se gli austro-tedeschi avessero vinto la guerra, mentre la persero. Si dice delle truppe che non combatterono e si arresero, infingarde e traditrici, mentre è noto che erano stanche di troppi impegni – la famosa brigata Catanzaro che si in subordinò, aveva fatto tredici campagne di fila - e demoralizzate dall’incapacità dei comandi. E poi non sono le stesse che vinsero al Piave?

World Watch List ha tenuto il conto dei cristiani uccisi o perseguitati dall1 novembre 2015 al 31 ottobre 2016, dodici mesi: 1.207 religiosi e fedeli assassinati, 1.329 chiese attaccate – distrutte o chiuse d’imperio. In cinquanta paesi. Tutti islamici – eccetto Messico e Colombia, dove i religiosi muoiono per mano del narcotraffico.

Come venire a capo del debito pubblico, che si mangia di soli interessi tutto quello che l’Italia risparmia ogni anno, e qualcosa di più – stiamo intaccando il capitale? Con un esercizio contabile. L’ennesimo, quest’anno come ogni anno dal 1992: il pil aumenterà al galoppo, l’inflazione ritornerà, e la bestia è domata. Ma è scommessa semplice che il debito aumenterà l’anno prossimo, per il semplice costo del debito stesso, e ancora l’anno prossimo.

Un debito che produce solo costi, in ogni bilancio, del buon padre di famiglia o del buon manager, viene tagliato, anche a costo di un sacrificio iniziale. Solo in Italia viene alimentato – magari sostenendo di no. Per arricchire i prestatori.
“Il debito è la rendita degli italiani”, dice Guido Carli. Di quelli che non capiscono?

Mons. Galantino, segretario dei vescovi italiani, avverte: “Sulla famiglia si gioca il nostro futuro”. Dell’Italia, della chiesa, dei preti celibi? Dell’umanità, come dice “Blade Runner 2049”?

“La Repubblica” illustra un’intervista sull’Ilva al cardinale di Genova Bagnasco con una foto di Bertone. Che è stato vescovo di Genova ma in passato. Un errore. Ma richiama quanto possono essere profondi gli odi tra persone sante, per esempio i cardinali Bagnasco e Bertone.

Niente funziona a Roma, il Comune non fa investimenti (viabilità, scuola, assistenza) e anzi riduce i servizi, con un bilancio in forte deficit fuori cosmesi contabile, ma la sindaca Raggi promette 8 mila assunzioni, ed è fatta. I sindacati sono ora 5 Stelle. Lauro era un grande politico?

L’Unione degli studenti del Balliol College a Oxford mette al bando le associazioni cristiane perché omofobe e neocolonialiste: le associazioni cristiane degli studenti non possono partecipare alla vita sociale del college. Bisognerà inventare il reato di demofobia, del politicamente corretto come una dittatura.

Punte di diamante degli schieramenti anti-Trump, facebook e google si sono dunque arricchite in campagna elettorale ospitando milionate di micro pubblicità a pagamento pro-Trump, almeno 50 mila e forse 100 mila al giorno, da parte della campagna elettorale di Trump. E dei famosi hacker russi, che dunque ci sono, ed erano ricchi. È tutto business.

Nessuna immagine di mille o duemila feriti a Barcellona nel giorno dell’indipendenza. Nemmeno una foto di Puigdemont in un qualche ospedale. Molti video di violenze della polizia spagnola riconosciuti per fake. La rivoluzione virtuale è fallita?

Lunedì il governo catalano dovrà dire che intende fare, pena la sospensione dello statuto di autonomia della Catalogna – l’applicazione dell’art. 155 della Costituzione spagnola. L’indipendenza si vuole vittimistica, come castrarsi?

Non c’era molta hispanidad residua in Spagna, orgoglio nazionale, nel paese delle 17 autonomie regionali. La presunzione dei catalani l’ha risvegliata, nella stessa Catalogna.

Tutti buoni credenti nel partitino di Alfano, tenuto insieme dai vescovi. Ma non hanno il coraggio di votare lo ius soli. Che non richiede coraggio: è la cittadinanza per chi la merita e vi ha comunque diritto. È proprio razzismo.

Irrisolvibile per la ragioneria generale dello Stato, la questione del debito pubblico perché non la risolve il papa? Sarebbe un miracolo, da canonizzazione immediata. Semplice anche: un’altra nazionalizzazione dei beni ecclesiastici.
La crisi finanziaria dello Stato unitario fu risolta negli anni 1860 nazionalizzando la manomorta.  Perché papa Francesco non la risolve con un motu proprio, con tutto lo spread, con un atto di generosità? Tanto più che vuole una chiesa povera.  

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