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sabato 21 settembre 2019

Cina o Giappone pari sono

Durante le manifestazioni anti-Pechino a Hong Kong, le mafie cinesi, le triadi, sono state mobilitate  al posto della polizia e dell’esercito cinesi per picchiare i manifestanti. Con l’accortezza di non uccidere. Lo veniamo a sapere oggi, come un dato di fatto, che però le cronache delle manifestazioni non registravano.
Veniamo a sapere delle mafie politiche pro-cinesi per un fatto ippico. Il padrone di un cavallo impegnato all’ippodromo di Happy Valley, politico locale arricchitosi col partito Comunista Cinese, incoraggiava le triadi: “I rivoltosi non meritano pietà, la loro sorte è la morte”.  Un politico sensibile. Per il  suo cavallo, che ha portato alla minaccia di contestazioni pubbliche all’ippodromo, rivendica “il diritto di correre”.
C’è la censura a Hong Kong? Tifiamo ancora per la Cina (comunista)? Nella vecchia chiave antiamericana - e poi in America non c’è Trump? Forse è solo ignoranza, l’Occidente ignora l’Oriente – per avere abolito l’insegnamento della geografia? Il primo ministro canadese Trudeau e la prima ministra neozelandese Ardern sono sbarcati a Tokyo scambiando il Giappone per la Cina. Nei saluti ufficiali.

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