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mercoledì 13 novembre 2019

Ombre - 487

Viene Merkel a Roma in pompa e in festa per candidarsi alla presidenza della Ue fra un anno, dopo aver messo alla Commissione la sua donna, Von der Leyen, col contributo determinante di Roma, e rilancia l’unione bancaria, che finora ha boicottato, “fondamentale per garantire la stabilità dell’euro”. Ora che ne ha bisogno per salvare Deutsche Bank dall’insolvenza (sic).

Brache calate di Conte a Merkel, come alla vecchie feste democristiane immortalate da Sciascia in “Todo modo”. Questi “europeisti” fanno di tutto per alimentare e accreditare il sovranismo.
Sono peraltro intramontabili: si sono impadroniti dell’Europa e non la mollano.

Si discute se rimettere lo scudo penale per le infrazioni pregresse agli attuali proprietari dell’Ilva di Taranto, quando gli attuali proprietari si sono già avvalsi della cancellazione dello scudo per sottrarsi alla proprietà dello stabilimento pugliese. Come se non si sapesse che la protezione penale è stata levata, per decreto, proprio per consentire agli attuali proprietari di scaricare l’impianto, pentiti dell’acquisto, senza pagare pegno.

A capo dell’Ilva di Taranto ArcelorMittal aveva messo per questo tre settimane prima, a sorpresa, la manager di più lungo e solido pedigree presso i 5 Stelle, e di maggior credito, Lucia Morselli. Una nomina “incomprensibile” per i sindacati. Ma non per i 5 Stelle, che le procuravano con la revoca dello scudo penale l’occasione avvocatesca per sfilarsi dall’Ilva. Morselli era nota per aver messo in ginocchio le Acciaierie di Terni, per conto del gruppo Thyssen, malgrado 40 giorni di sciopero. 

L’abolizione dello scudo penale è contraria ai patti di acquisizione dell’Ilva fra lo Stato e ArcelorMittal, e contraria alle leggi – non si è responsabili per atti o misfatti commessi da altri. Se questo non è un pretesto.
Si può ipotizzare fra i “nuovi” e “nuovissimi” parlamentari l’ignoranza dei principi del diritto, ma non per il presidente del consiglio che l’abolizione ha decretato, l’avvocato Conte.

Laura Laurenzi invita sul “Venerdì” a mangiare pasta. Come dieta: “Evviva la dieta della0 pasta (salse escluse)”. Laura, ma ci hai provato? La pasta senza la salsa?

Pensoso, nostalgico, il commentatore principe Michele Serra evoca su “la Repubblica” “un bel governo, silenzioso e laborioso, di soli Lamorgese, di soli prefetti, e funzionari di Bankitalia, e grand commis dello Stato”. Cioè il fascismo, puro e duro.
Carlo De Benedetti, se mai riguadagnerà il controllo di “la Repubblica”, perché non vi apre una scuola di democrazia?

Serra non è radicale e non è chic. È semplicemente fascista. Non di Mussolini naturalmente, quello è morto.

È difficile concepite tanta antisportività quanta se ne è vista da parte dei calciatori inglesi in Atalanta-Manchester City e dello stesso allenatore Guardiola. È vero che nella squadra inglese non c’era nessun inglese – a parte uno chiamato a fare il portiere di riserva della riserva, che sé divertito un sacco. Ma l’arbitro bielorusso non li ha temuti e anzi li ha ben regolati, con eleganza.
Un arbitro bielorusso? Non c’è più religione.

L’arbitro italiano fa la partita. In trenta secondi Rocchi espelle due dell’Ajax e dà un rigore, che non c’è, lo vedono tutti, al Chelsea. L’Ajax che vinceva con merito 4-1, con un  Chelsea inconsistente, si accontenta di pareggiare 4-4. È finita in “glorious farce” – “The Independent”, giornale londinese, pro Chelsea.
È Abramovic che bisogna accontentare, il boiardo russo padrone del Chelsea? È possibile: queste Champions League di Čeferin sono tutte addomesticate dagli arbitri, a favore dei più potenti in federazione, che solitamente sono i più ricchi personalmente. Arbitri mandati da designatori italiani, Collina prima Rizzoli ora. La giustizia italiana fa paura.

“Trentamila euro di multa con diffida” alla Roma, la squadra di calcio, informa “la Repubblica”, “per i cori di matrice territoriale intonati più volte contro Napoli”. Di matrice? Territoriale? Tipo Est contro Ovest? O viceversa.

Un signore di settant’anni è fermato dai Carabinieri a Trastevere perché è ben vestito, e ha in tasca 250 euro. Il prelievo solitamente del bancomat. Gli viene perquisita la casa e viene mandato a giudizio. I Carabinieri non hanno nient’altro da fare? A Trastevere?

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