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domenica 13 agosto 2023

Ombre - 680

Il ministro della Giustizia ha messo sotto inchiesta la Procura  di Firenze, e ci si stupisce nell’occasione di tanta imprevidenza e supponenza. Per l’inchiesta contro Renzi non solo, per la quale il ministro ha disposto l’azione disciplinare. È una Procura che voleva Berlusconi mandatario delle stragi di mafia del 1993, ci ha lavorato per anni – poi Berlusconi gli è mancato. La stessa che ha cercato la bambina scomparsa dovendo si poteva trovare – setacciavano i muri della casa, i pavimenti. È solo incapacità? Anche ai tempi del “mostro” la Procura di Firenze si distinse per l’inpacità. O deve non dover fare certe cose?
 
Ma che ha di speciale questo De Angelis, che ogni pochi giorni provoca guai al “suo” governo. Prima con l’improvvida assoluzione dei suoi camerati per la strage di Bologna - “tragedia di cui nulla so”, dice poi. Poi con l’assunzione del cognato alla regione Lazio, di cui è diventato consulente, ben pagato. Il cameratismo non è morto?
 
Ercole Incalza, l’ex direttore dei Trasporti, nel suo memoir quotidiano, che compartisce col fondo-pastone anch’sso quotidiano di Roberto Napoletano, direttore del calabrese “Il Quotidiano del Sud”, ricorda oggi, commentando l’entrata in forze di Ferrovie nel sistema tedesco di trasporto merci su ferro, due titolari de suo ministero negli anni 1980, Formica e Signorile, che decisero il rinnovamento del sistema ferroviario invece del declassamento, e lo finaziarono. È curioso come  i socialisti al governo, che pure hanno beneficato l’Italia, siano scomparsi dalla memoria - specie dalla storia, dai (pocihi) manuali dell’Italia contemporanea, peraltro di “storici” Pd.
 
Curiosa l’attesa dei media sull’intervento dei paesi africani dell’Ecowas in Niger. Curiosa per l’ignoranza totale dell’Africa. A partire dal fatto che i paesi Ecowas sono governati o controllati da militari – il Niger oggi come la Nigeria in passato e oggi.
 
La sospensione russa degli accordi internazionali sulla doppia tassazione viene condannata da un lunga serie di paesi, ma tutti dell’area Ocse o più sviluppata – area “occidentale”. Non dai paesi arabi, non dagli altri paesi del mondo, grandi e piccoli. La sospensione riguarda in effquei “Occidente”. Ma consolida una divisiine del mondo in due.
 
I nuovi criteri del Pnrr, di un governo eletto, con l’avallo e anzi su richiesta della Ue, contrasta con un Pnrr messo su da un governo politico ma presieduto da un tecnico, specialista della componente amministrativa e finanziaria internazionale dell’economia. Accettati favorevolmente, se non promossi, a Bruxelles. Anche se molti Comuni e Regioni lamentano risorse ora improvvisamente  venute a mancare. Ci sono criteri, ma guai a operare secondo norma.
 
Il governatore campano De Luca, bersaglio costante del “Corriere del Mezzogiorno”, la costola napoletana del “Corriere della sera”, ha l’onore di un’intervista sul giornale-padre, sepppure in taglio basso, nelle pagine interne. È sorprendente la capacità di argomentazione del politico salernitano, che la segretaria del Pd Schlein vuole silurare, a fronte di quelle poverissime della stessa Schlein. De Luca sa di amministrazione, di gestione, di decentramento, di governo, di salario minimo, di sanità tertitoriale, di tutto.
 
Gli arrivi di migranti dalla Turchia nei primi sette mesi si sono dimezzati rispetto all’anno scorso. La tragedia di Cutro ha funzionato da allarme. Si conferma che i governi dei paesi di partenza sono parte del business: il governo turco, che è lautamente pagato dalla Ue per frenare il traffico, dopo Cutro è stato richiamato all’ordine, e ha bloccato le partenze – in Turchia ogni centimetro quadrato è sorvegliato da una qualche polizia.
 
È giusto o sbagliato il prelievo straordinario sui profitti straordinari dei grandi banchi, Intesa, Unicredit, Bpm, Bper, perfino l’Mps per il quale mezza Italia e lo stesso governo hanno speso a perdere decine di miliardi? Ogni tassa è giusta o ingiusta, dipende dal modus e dalla ratio. Che qui forse non manca. Ma che un ministro qualsiasi si alzi e lo imponga, contro il “suo” stesso ministro del Tesoro, suo nel senso del suo partito, questo è straordinario: di che governo parliamo, che la Costituzione vuole collegiale?

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