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lunedì 13 febbraio 2012

Ombre - 119

Marco Nese vuole la Grecia jugulata da Merkel e Sarkozy “per ottenere commesse militari”. Non è vero, ma lo è. I due si sono assicurati tra marzo e maggio del 2011 contratti per 4 e 4,5 miliardi di euro rispettivamente. In un bilancio disastrato, la spesa militare greca crescerà di quasi un quinto rispetto alla cifre già alta di 6 miliardi del 2011.
A metà 2009, a crisi già conclamata, Karamanlis dovette comprare 4 sottomarini Thyssen-Krupp – oltre a un migliaio di carri armati Leopard. Papandreu tentò di far saltare l’accordo dei sottomarini, ma a marzo 2011 ha dovuto controfirmare per due dei quattro.

Divieto di motorino a Roma nei giorni del ghiaccio? Twitter minaccia sfracelli contro il sindaco. Il “Corriere della sera-Roma” gliele manda a dire tramite Margherita Buy. La quale non va in motorino, non c’è mai andata. E se avesse un figlio che va in motorino si preoccuperebbe e glielo impedirebbe. Ma non ha un figlio. E allora? È una questione di libertà, dice: “A me non piacciono i divieti”.
Ma, poi, la Buy non sembra stupida come il “Corriere” la fa apparire.

Coi diecimila voti che avrebbe preso alle elezioni, Marco Doria si è aggiudicate le primarie democratiche e sarà il candidato del Pd a sindaco di Genova. Le primarie del Pd, prima che inaffidabili e talvolta corrotte, sono assurde: vince chi, come Renzi e il vendoliano Doria, riesce a mobilitare i suoi, per quanto pochi.

Monti ha sottratto ai Comuni mezza Ici, i Comuni protestano, e il “Corriere” per giustificarlo imputa la decisione “all’ex ministro Tremonti”. Sintassi incerta – un ex non decide – ma utile a sviare l’attenzione: il problema non è perché pagare l’Ici al governo ma chi l’ha fatto. Sempre ci imbrogliano.
Sia l’ex ministro dell’Economia, che ha affossato il governo Berlusconi, sia Monti che l’ha sostituito sono i pupilli del quotidiano.

Antonio Del Giudice, dopo un decennio al “Centro” a Pescara, dove i rom sono stanziali da decenni, occupano due vasti quartieri con case moderne, Rancitelli e San Donato, molti in case popolari, e sono sempre protetti dal suo giornale, li trova pervicacemente impegnati nella malavita, droga, furti, ricettazione, estorsioni, riciclaggio, e lo scrive al professor Spinelli al “Sole 24 Ore”. Il professore ha per questa pervicacia un concetto interessante, la sindrome del ghetto, l’autoghettizzazione. Ma dice che sono i pescaresi a imporla ai rom. Liberiamo i rom dai pescaresi?

Ferruccio de Bortoli si domanda domenica sul suo giornale, per il ventennale di Mani Pulite, perché la lotta alla corruzione non ha funzionato. Ma non si dà la risposta che tutti sanno: che era una lotta “corrotta”. Che non conduceva, e non intendeva condurre, a leggi e atti più efficaci contro la corruzione, ma solo a combattere alcuni partiti. Nel migliore dei casi, in altri all’interesse dei denuncianti e sanzionatori, alla corruzione propriamente detta.
E che dire delle “condanne” inflitte a mezzo giornale?

Si arrestano a Londra giornalisti e dirigenti dell’impero Murdoch, dei giornali scandalistici come del “Times”. Pagavano gli informatori, a Scotland Yard e alla Difesa. Ma la cosa non fa notizia in Italia. Per rispetto al “venerabile” “Times”? Perché Murdoch-Sky paga bene? Perché in Italia è peggio?
Una ragione non esclude l’altra.

Napolitano va fino a Helsinki per dire che “l’Italia non è la Grecia”. Bella scoperta. Di rara finezza, anche, per un popolo che combatte contro l’immiserimento. L’abbiamo scampata proprio bella!

Lacrime e sangue a Atene per l’ultimo piano varato dal governo, con tagli a tutto, anche all’aspettativa di vita, mezzo governo dimesso, mezzo paese in piazza. Ma, dice il governo tedesco, mancano ancora 300 milioni di tagli, e rifiuta per questo di salvare la Grecia. Trecento milioni, anzi 325 per l’esattezza. Non ci si crederebbe.

“Come’è possibile generare crescita con politiche di bilancio restrittive?”, ha chiesto il presidente americano al presidente del consiglio italiano. Di cui non è riportata la risposta.

Straordinaria ricostruzione di Colaprico su “Repubblica” venerdì, di Mani Pulite con due protagonisti, il corruttore Cusani e il giudice Greco. Cusani non esce dal suo nuovo ruolo angelico. Il giudice Greco deve riconoscere che Mani Pulite si limitò a derubricare la corruzione: da politica (partitica) a personale. Ma non ci dice perché. Per stupidità? Per malvagità?

Baltasàr Garzón, il Giudice Mondiale, si faceva pagare come conferenziere negli Usa dal Banco Santander. Di cui indagava il padrone. Che poi non perseguì. Il fatto è stato sanzionato in Spagna, ma tra le polemiche: si vuole il Giudice al di sopra del sospetto.
Anche Di Pietro prese cento milioni, nel 1992, da un imprenditore su cui indagava – che poi dice di avere restituito in contanti in una scatola da scarpe. Il fatto non è stato, nonché sanzionato, seppure tra polemiche, neppure indagato.

L’opinione dei media vuole il Giudice al di sopra del sospetto, nel mentre che l’opinione comune si mobilita nei referendum contro i giudici. Non ci sarà qualcosa di losco nell’opinione dei media?

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