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mercoledì 13 giugno 2012

Ombre - 134

L’elegante Aldo Grasso si scandalizza nel buonissimo “Corriere della sera” di fronte a Cassano che non parla come la Crusca. Non è solo, i giornali italiani sono perbene e non ammettono intolleranze. La tolleranza del riccio (Cecchi Paone che va in giro dicendo che s’è fatto un nazionale è più tollerante)?

Però Cassano dev’essere contagioso: Grasso, per dire uno scrittore misurato, finisce per parlare come lui. Come Cetto La Qualunque – calabrese inventato, non dimentichiamolo, da un lombardo.

L’amante del presidente della Repubblica si può scagliare contro l’ex moglie dello stesso, auspicandone la sconfitta in un’elezione parlamentare delicata per il governo dello stesso presidente. Succede a Parigi, non in una tribù sperduta. Il presidente tra due donne è quello che dovrebbe “salvare” l’euro e l’Europa. Sempre che l’amante lo voglia?

L’Inps si sveglia e scopre che gli esodati, senza lavoro e senza pensione, sono 400 mila invece che sessanta o settantamila. Fornero nega, forte della Cgil. Ma la verità la sanno tutti, perfino questo sito, e da sei mesi.

E che dire dell’opinione pubblica, che non sa nulla di un fenomeno di massa? Di tale gravità. La stampa non si muove se una Procura, o un pentito, non chiamano?

“Lezioni di storia organizzate a Napoli da Giuseppe Galasso, su “Milano e Napoli”. Per un grande pubblico, su un gran numero di temi, le lezioni sono dieci: Napoleone, il fascismo, l’unità, eccetera. Ma non sulla Spagna, la sola cosa che le due città hanno in comune. Un storia di rimozioni?

Il “Corriere del Mezzogiorno”, l’edizione napoletana del “Corriere della sera”, dice che “il traffico aiuta l’economia”. In base naturalmente a uno studio Usa: “Ogni aumento del 10 per cento del rallentamento corrisponde al 3,4 per cento in più di pil pro capite”. Sarà per questo che Napoli produce tanta immondizia? Non sa più dove mettersi il pil.

Mancano tre miliardi e mezzo alla raccolta fiscale. Nel solo primo trimestre. Effetto della lotta all’evasione?

La lotta all’evasione si faceva una volta incarcerando Sophia Loren, e fotografandola a Caserta, dietro le finte sbarre di un finto carcere. Oggi purtroppo Sophia non si può esibire, ma il resto è uguale. Da parte di uno – Monti – che sa che l’evasione è, al 90 se non al 95 per cento, effetto: delle leggi che la consentono, dell’economia in nero che si tollera, delle tasse troppo alte, per prima l’Iva.

Monti l’uomo dell’Agenzia - Moody’s - dunque. Tutto il tempo della legislatura che ci sta accompagnando alla rovina. Come già Prodi e Draghi con Goldman Sacshs. Portati da quel galantuomo di Claudio Costamagna: gli uomini della Provvidenza, vengono dalla speculazione, o ci vanno. Senza colpa naturalmente, come i soldati germanici, da semplici consulenti: assistono senza vedere. Da servi.

Della provvidenza in senso proprio. Monti, Draghi, Prodi si vogliono buoni credenti e anzi praticanti in chiesa. Si perdonano. Chi ha detto che la morale è unica?

La ricetta brutale di Monti, di assassinare l’economia con le tasse, boia di Stato, non sarà un derivato della sua consulenza con Moody’s? Ragionieristica, s’intende.
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Su una ricchezza delle famiglie che per il 2010 la Banca d’Italia calcolava in 8.638 miliardi, 4.962, il 57,4 per cento, era costituito dalle abitazioni. Titoli, azioni, fondi pensioni, depositi, risparmi postali? Poca cosa. Monti sapeva dove colpire, e le famiglie se ne accorgono, ricchi e poveri non fa differenza. Giustizia fiscale?
Ricchi e poveri uniti nella lotta. A che?

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