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domenica 10 giugno 2012

La Spectre senza luce in Vaticano

Prima i cardinali corvi, poi il vescovo americano pedofilo e assassin0, Bertone in minoranza, Gotti Tedeschi votato al martirio, le ultime volontà di Gotti Tedeschi ancora in vita, i conti cifrati, i denari di Messina Denaro. Sono troppe ormai le bufale, e tutte di seguito, un giorno scaccia l’altro, delle cronache giudiziarie sullo spionaggio in Vaticano. La serie delle notizie certe, quasi probabili, cioè inventate, dei cronisti giudiziari, in genere in pool, dei grandi giornali. Li regge solo la Procura di cpreso le misure. Ma stancamente – oggi solo “Il Messaggero”, il giornale romano, segue la sua Procura nella “notizia” che il Vaticano riciclava attraverso la Jp Morgan, su un solo conto, a Milano.
Sembra inaridita la famosa Spectre della giudiziaria italiana, la fonte, costante negli anni, della (dis)informazione giudiziaria, o degli scandali. Sembra che i servizi di (dis)informazione non abbiano antenne in Vaticano. O che il Vaticano ne abbia oscurato le linee. Non manca a Roma chi razionalizza anche questa disavventura: portare i cronisti a spasso su un questione che al (dis)informatore interessa poco per far sentire il morso. I denari, Giuda, Messina Denaro sembrano in effetti notizie sfottenti. L’altra ipotesi è che Monti, prendendo a mano a mano possesso, da tecnico?, dei centri di potere, stia per ribaltare anche i servizi.

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