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giovedì 28 marzo 2013

La questione morale è la questione morale - tre

Chi ha ragione, Caselli o Grasso? Non frega nulla a nessuno, nessuno cioè crede all’uno o l’altro dei magistrati. Nessuno si fila il Csm, che fa finta di nulla e si erige a giurì d’onore. Puro Settecento, ancien régime. E si può liquidare così, come una commediola, di una giustizia che si vuole ridicola.
Ma si sa che travaglio e Santoro hanno armato la questione Grasso come trappola per impedire a Napolitano d’incaricarlo del nuovo governo. Travaglio e Santoro non l’hanno fatto per caso – non sono stupidi, tutt’altro. Quant’altro ci costerà la loro “questione morale”? Ogni giorno d’incertezza in più sul governo delle nuove Camere sono dieci punti di spread in più.
Ma è facile dire Santoro e Travaglio. In fondo non sono che due giornalisti. E sono solo due, per quanto abili e importanti. È evidente che non sono soli, se possono impunemente impedire che l’Italia abbia un governo solido subito. Impunemente, cioè non sanciti da nessun giornale, nessun commentatore, nemmeno un sperso nella giungla. Il partito della crisi e quello della questione morale coincidono.

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