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mercoledì 16 marzo 2016

Futurismo per tutti, in Francia

Impressionante prova di attenzione culturale, questa riproposta in edizione economica di un movimento artistico che pure sarebbe italiano. Un’opera di divulgazione a un secolo e oltre dal movimento che rinnovò, letteralmente, le arti e le arti applicate. L’inventario di Lista è lunghissimo dei settori che il futurismo rivoluzionò: moda, design, giocattoli, comunicazione postale, creazione grafica e tipografica, mobili e arredamento, sport, cucina, oltre al modo di porsi, individuale e sociale, la sessualità, la tradizione. Nonché delle innovazioni: parole in libertà, musica dei rumori, scultura cinetica, assemblaggi plastici mobili, sonori, astratti, architettura del vetro, del ferro, del cemento, danza plastica, teatro astratto, tatticismo, giochi simultanei. E del rinnovamento che promosse in Europa e fuori: Cubo-futurismo in Francia, Costruttivismo in Russia, Ultraismo in Spagna, Modernismo in Brasile, Vorticismo in Inghilterra, Elettricismo in Svezia, Formismo in Polonia, Attivismo in Ungheria, Ardentismo in Messico. E naturalmente il Dadaismo e il Surrealismo. Pioniere del “secolo delle avanguardie”, dell’avventura. Che è una delle poche cose che resistono alle macerie del Novecento.
Una prova di effervescenza culturale, specie a fronte della perdita di memoria dell’Italia. Che si vuole impegnata sempre alla ricerca e all’invenzione del nuovo ma in realtà sembra avvolta nel sonnambulismo, o nell’alzheimer.
Parigino da ormai mezzo secolo, esperto d’arte, Lista coltiva da tempo il Futurismo. Ha già pubblicato un voluminossimo “Le Futurisme. Textes et manifestes”, 2.208 pagine.
Giovanni Lista, Qu’est-ce que le futurisme, Folio, pp. 1.186 + 16, ill., € 13,99

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