Cerca nel blog

domenica 26 agosto 2018

Ombre - 429

Non fa in tempo Grilllo a buttarne fuori una, per strampalata che sia, che subito politici e intellettuali del Pd vi si esercitano operosi. Nella caccia all’aggiornamento – come usava dire la chiesa, la metà del Pd. Ora è il giurista Ainis: “I parlamentari estratti a caso non possono sostituire quelli eletti. Ma integrarli e controllarli sì”. Ainis non ha visto e letto la composizione del nuovo Parlamento? Non lo ha seguito all’opera in questi quattro mesi? Estratti a sorte, dalla rete.

Si fa molta polemica sulle pensioni dei parlamentari, non dovute, troppo care, etc. E sulle retribuzioni dei parlamentari in carica? Che ha fatto il Parlamento in carica in quattro mesi? A parte percepire lo stipendio, elevato – più uguale ammontare a titolo di rimborso spese, questo non tassabile?  

Celebra “l’Espresso”, che lo perseguì per quindici anni ogni settimana, ogni settimana sei pezzi contro, era il titolo d’onore del venerato direttore che ha affossato il settimanale, Claudio Rinaldi, Craxi. Lui, Bettino Craxi, quello del Psi. Lo celebra addirittura come teorico innovatore del socialismo: “Uno spartiacque per la sinistra di ieri” il suo saggio su Proudhon: .”Il pensiero in politica è l’arma più dirompente”, molti i complimenti: “Quel testo rappresentava una carta d’identità. La modernità politica è diventata, invece, vincere, senza dire chi sei”.
   
Molto casual, molto curato, specie la chioma “disordinata”, il Procuratore di Agrigento si erge a paladino dell’umanità, occupa Catania, dove non ha giurisdizione, e incrimina il ministro dell’Interno per sequestro di persona. A vederlo sembra un attore comico, un po’ Walter Chiari un po’ Tognazzi. Ma occupa giornali e tv, è telegenico, e diventa eroe del Pd. Che da trent’anni ormai fa il partito dei giudici, e forse per questo non rappresenta più nessuno.

Il Procuratore di Agrigento è quello che ha affossato Dell’Utri. Non è vero, altri giudici lo hanno affossato. Ma lui c’entra, anche lui aveva dei pentiti a sostegno. Il partito dei giudici-pentiti è insostenibile – non convince. Per questo il Pd lo patrocina?
E come faranno ora con Salvini? Qui la partita è chiaramente politica, non ci saranno pentiti a camuffarla in diritto. Una palla alzata per il ministro dell’Interno? Con i giudici, fedeli pilastri dello Stato, non si sa mai.

Il procuratore di Agrigento è lo stesso che tra i migranti e gli scafisti ipotizzava non molto tempo fa dei terroristi. Salvini lo porterà testimone a discarico?


Quattro scafisti si portavano migranti sulla “Diciotti”. Il procuratore di Agrigento nel suo fervore umanitario, quando aveva trovato tutti moribondi a bordo, non ci aveva fatto caso? Potrebbe essere accusato di collusione, basta che a un altro giudice venga l’idea. I giudici si divertono. i

Da Telecom a Autostrade, le grandi privatizzazioni sono state a debito. I compratori hanno acceso debiti miliardari, in capo a una newco-badco, che poi, a cose fatte, hanno addossato al gruppo privatizzato. Intascandone annualmente gli utili ma azzoppandone  la  crescita.
Privatizzazioni si direbbe criminali. Ma opera di Ciampi, Draghi, Prodi, D’Alema.

Nel 2017 gli americani hanno comprato in media sette paia e mezzo di scarpe ciascuno. Ecco perché l’America ha bisogno della Cina, per le scarpe usa-e-getta?

Si spiega anche che Trump abbia abbandonato gli accordi contro l’inquinamento. Per poter moltiplicare l’indifferenziata.

L’idea che “le politiche universitarie sono così carognesche perché gli interessi sono così piccoli” è chiamata Sayre’s Law – “The Atlantic”. L’ignobilità della vita accademica era dunque tema di una legge specifica? In realtà la legge di Sayre vuole  che “in ogni disputa l’intensità della passione è inversamente proporzionale al valore degli interessi in gioco”. Si litiga di più per le quisquilie. L’università è una quisquilia, lo è diventata.

Si fiondano sulle rovine del Polcevera come corvi le Regioni, le aziende pubbliche locali, i Comuni, tutti gli organismi che in teoria sono più vicini al popolo, ma sono portatori malati della politica sterile - del politicantismo di professione – e veicolo della corruzione. Chi vuole le autostrade in gestione, chi gli appalti, chi il controllo, degli appalti e delle autostrade. È il segno più netto, senza correttivi, della finis Italiae.


Nessun commento: