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mercoledì 22 gennaio 2020

Meglio conservatore che liberista

Conservatore meglio che liberale - liberista. O in antitesi a progressista – “il pessimismo salverà il mondo”. Ma da high tory, il conservatore a suo modo progressista. Venendo comunque dal Sessantotto, dal Maggio parigino. Sulla traccia di Burke, che fece la tara alla rivoluzione francese (come poi farà anche Manzoni, in una storia che si trascura).   
Polemico, ma anche semplice. Giurato in Italia di premi di poesia. Autore da ultimo di un “Bevo dunque sono. Guida filosofica al vino”.
Consuetudine e tradizione, ma con giudizio. Non un rifiuto del nuovo o del sociale, ma dell’approssimazione, sia pure bene intenzionata.
Roger Scruton, Manifesto dei conservatori, Cortina, pp. XII + 247 € 22

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