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lunedì 20 gennaio 2020

L’amore è puro

Una stracca coppia gay è ravvivata da due ragazzi affidati loro da un’amica, che ha problemi di salute. Con un che di autobiografico: anche il regista ora si prende cura di due ragazzi, che la sorella gli ha affidato (ai tre dedica il film).
Özpetek ama il melodramma, alla Almodovar. Ma con un pizzico di crudeltà. Il suo mondo lgbtq, che resterà uno spaccato della realtà contemporanea, corredato anche qui del contorno del casamento (condominio), con la comare commentatrice, un marito qui assente, da Alzheimer, e altre situazioni di vita vissuta ma sempre caratterizzata, gira attorno a un connubio gay di sesso e gelosie. Quello che una volta si diceva isteria. Più le maschere da Mucca Assassina, il vecchio cabaret gay del suo quartiere, il Testaccio. I ragazzi vi introducono le emozioni.
Ferzan Özpetek, La dea fortuna

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