Cerca nel blog

giovedì 11 marzo 2021

Ombre - 553

La Statale di Milano, dopo l’università di Salerno, reintroduce un corso di Latino per la laurea in Scienze Storiche e Beni culturali. Cioè, si poteva insegnare storia nei licei e dirigere un museo senza sapere il latino.
Ciò per effetto della “riforma Gelmini”. Ma riforma è una brutta parola?   
 
Due fratelli in lite per l’eredita di un appartamento ad Agropoli, racconta “Il Mattino”, a questo punto i loro discendenti, attendono una sentenza dal 1966 – una prima sentenza, di primo grado.
 
La cosa si sa perché la giudice di Vallo della Lucania che deve pronunciarsi lo ha spiegato in margine ad altro processo: “La causa non può essere assunta in decisione”, si è difesa, “atteso che sul ruolo assegnato alla sottoscritta pendono oltre 1.700 procedimenti, il primo dei quali risalente al 1966”. Millesettecento.
 
L’Ema, l’agenzia europea del farmaco, se la prende comoda sul covid. Arriva ad analizzare i vaccini in media dopo un mese dall’approvazione della Fda, l’analoga agenzia americana, e dell’agenzia del farmaco inglese. Nel caso del vaccino russo si prende qualche mese di più. Non sembra possibile, ed invece è così. Solo su Astrazeneca Ema ha anticipato la Fda, che si astiene.
 
Il vaccino russo Sputnik sarà prodotto anche in Italia, da un’azienda di Monza. Per l’esportazione. Per l’Italia naturalmente in dipendenza dall’autorizzazione dell’Ema, ma intanto l’impianto si appresta. Su iniziativa dell’ambasciatore a Mosca Terracciano – lo stesso che da un anno informa periodicamente gli italiani in Russia con apposita newsletter  dell’andamento della pandemia, della possibilità di vaccinarsi,  delle aperture e chiusure della scuola “Calvino”,  degli eventi culturali da remoto, e dei controlli pubblici a mano a mano che vengono variati. Volendo lavorare ancora si può – “aspettiamo Bruxelles” è la scusa per l’ignavia.
 
Un nuova forma di aggressione a mezzo stampa: si pubblica un’accusa di giudici anonimi sul sito del giornale, nella fattispecie contro Giorgia Meloni, senza sentire la parte offesa. Poi, per evitare querele dopo che il danno è fatto, sul giornale a stampa la mattina successiva si ripubblica la stessa storia con la risposta della parte offesa. Ingegnoso, il nuovo giornalismo del nuovo direttore Molinari.    
Per la prima volta la versione dei fatti sull’assassinio del brigadiere Cerciello da parte di due americani per droga si può leggere non pregiudizialmente a favore dei due assassini. Dovendo fare il resoconto della requisitoria del pubblico ministero al processo. Che documenta quello che è avvenuto, ma che mai – mai – è stato pubblicato dalle cronache romane, dal “Messagero”, da Repubblica”, dal “Corriere della sera”. Circostanze, fatti, personaggi mai registrati prima dai cronisti di nera. Informazione?
 
Fa senso nella tanto vantata, e perigliosa, gita del papa in Iraq, vederlo i visita da un ayatollah accigliato, con l’aria di dire ecco lo scocciatore. Al Sistani non conta nulla, non ha mai contato politicamente, benché guida spirituale degli sciiti – gli sciiti iracheni ormai sono diretti da Teheran. E tuttavia: l’islam non è tarallucci e vino.
 
In chiave “morettiana” - “mi si nota di più se…” - Zingaretti ha rubato la scena a Draghi, come ipotizzato dal suo marionettista Bettini? O gli ha fatto un favore – quando il Pd avrà un nuovo segretario, che rivoluzione, Draghi avrà accumulato un bel po’ di fieno in cascina?
 
La Nuova Zelanda, l’Inghilterra degli antipodi e altrettanto sportiva, fedele alla Regina nel Commonwealth, non vuole perdere. Dovendo sfidare una barca italiana per l’America’s Cup, ha rifiutato ogni contatto con i concorrenti, che pure l’hanno molto aiutata nelle precedenti  competizioni, lamenta Bertelli, il ceo di Prada – il quale l’ha pure finanziata.
La Nuova Zelanda vincerà - non può non vincere, altrimenti si suicidano. E naturalmente è molto sportiva, ha il monopolio della sportività.

Nessun commento: