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sabato 23 aprile 2022

Alle origini dell'acedia

Il drogato non può toccare la vita, e allora tenta la morte. Una lunga introduzione a una lunga giornata di un Bloom parigino e drogato. Di delusione rabbiosa, nella memorialistica. La vita del drogato è “ordinata, casalinga, pantofolaia” - “i drogati sono i mistici di un’epoca materialista”.
Un racconto che anticipa la letteratura dell’acedia, dalle mattinate tristi di Hemingway, di cui Drieu presentava contemporaneamente, bizzarra coincidenza, la traduzione di “Addio alle armi”, a Françoise Sagan. Il protagonista, mezzo scrittore fallito mezzo gigolò, in cerca di americane ricche da sposare, tenta di rinunciare all’eroina. Senza convinzione, non finirà bene. Come poi nella vita dell’autore: è un Alain molto selfie, che ha le stesse ossessioni conosciute dello scrittore, la diffidenza verso le donne, qui raccontate peraltro con vivacità, la crisi delle ideologie, la società vuota.
Pubblicato nel 1931, tra la rottura con Breton e Aragon, col comunismo, e la militanza di destra estrema. Ideologo da ultimo di un’E uropa aristocratica e socialista, Drieu La Rochelle sarà lo scrittore del movimento fascista in Francia, del Partito Popolare Francese di Doriot, e uno dei più stretti collaboratori dei tedeschi durante l’Occupazione. Farà in tempo a pentirsene, raccontando nel 1943, “I cani di paglia”, le illusioni perdute nel fascismo, finirà latitante alla Liberazione, rotetto anche da Malraux, e presto suicida, il giorno in cui sa che c’è un mandato di arresto per collaborazionismo.
Un racconto che si vuole innescato da un fatto vero, il suicidio di Jacques Rigaut, poeta, compagno in surrealismo, amico personale di Drieu. Ma un finale già scritto nel racconto breve “Addio a Gonzague” che solitamente si allega. Un addio al femminile, detto da una donna, nel quale ricorre anche il fuoco fatuo del titolo del racconto lungo. Gonzague è il credente, poi sartriano, del “grande niente”.
Un racconto epigono immediato di molte novità letterarie: il romanzo di una giornata, alla Bloom, e l’autoanalisi della “Ricerca”. Ma prodromo di molte novità, nei tempi, nelle materie, nei titoli. Un altro viaggio al termine della notte, il primo (1931), solitario e non corale, autodistruttivo più che distruttivo.
Pierre Drieu La Rochelle, Fuoco fatuo, seguito da Addio a Gonzague, SE, pp. 125 € 18
Passigli, pp. 125 € 14

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