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giovedì 11 ottobre 2012

Fisco, abusi, appalti – 14

Lo stato della ricerca scientifica è tale che un ricercatore con anzianità (scatti), che gestisca un suo piano di ricerca con fondi europei, deve pagare borse di dottorato a giovani indiani o armeni di vent’anni o poco più superiori alla sua retribuzione. Perché le medie europee così vogliono.

A quasi due anni dalla liberalizzazione dell’energia, il consumatore ha immancabilmente subito aggravi di costi, qualsiasi operatore abbia scelto, sia per la luce che per il gas – Acea, Enel, Sorgenia, Eni. A titolo diverso: emissioni contenute, calorie accresciute, potenza, etc. Con gli incumbent, Enel, Eni, contenti per questo di liberarsi dei contratti di maggior tutela.

Le segnalazioni degli aggravi all’Autorità per l’Energia lasciano il tempo che trovano: l’operatore ha sempre ragione. Qual è l’utilità di una costosa Autorità?

Nei contratti liberi dell’energia è d’obbligo comunicare i dati catastali e la destinazione d’uso degli edifici. Circa la metà degli edifici privati sono in Italia seconde case. Inevitabilmente, tutti gli operatori fatturano a calcolo per tutto l’anno la lettura dei mesi di maggiore consumo, luglio-agosto per il mare, gennaio-febbraio per la montagna. Anche di questo le segnalazioni all’Autorità per l’Energia finiscono nel vuoto.

Si tagliano ulivi secolari nella piana di Gioia Tauro per lucrare sul legname, richiesto per alcune lavorazioni (parquet, etc.) e quindi pregiato. E contemporaneamente sull’integrazione europea alla produzione dell’olio. Che viene corrisposta ogni anno in base all’ettaraggio e al numero di piante per ettaro. Senza produzione di olio e senza alcuna spesa di produzione.
La ceppaia riproducendo i polloni è come se la pianta fosse sempre viva, anche se per venti-trent’anni non produrrà olive.

In alcun i casi, più limitati, si sradicano le ceppaie. Cosa che è proibita per legge - ma non sono previsti controlli. Le ceppaie sono ambite nelle ville in Toscana, nel Veneto e in Lombardia: avere un olivo secolare in giardino si paga anche 15-20 mila euro.
Neanche in questi casi si rinuncia all’integrazione europea del prezzo dell’olio. Le rilevazioni aerofotogrammetriche che documentano l’alberatura si fanno ogni otto-dieci anni.

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