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sabato 14 giugno 2014

Ombre 224

Qual è il problema dell’Europarlamento, dopo il voto euroscettico? Che Alessandra Mussolini, già europarlamentare del partito Popolare, sia stata rieletta, con lo stesso partito Popolare. Mussolini può essere Popolare?
Altri problemi non ce ne sono, assicura il “Corriere della sera”. E magari ha ragione.

Si legge su “Sette” il Felice Maniero di Lucrezia Dell’Arti e si resta di sale. Uno che terrorizzato il Veneto per cinque anni, con sette omicidi (cinque confessati), rapine, sequestri di persona, traffico di droga e tre evasioni, non si fa quindici anni di carcere. E viene dimesso nel 201 con una nuova identità. Per potersi godere i miliardi rubati?
Ma già nel 2002, con nemmeno dieci anni di carcere, si fotografava a spasso per Milano, disinvolto.

Orsoni si difende dicendo che aveva sentito che Brunetta aveva preso i soldi. Giubilo di “Repubblica” e il “Corriere della sera”. Ma il fatto non è che Brunetta i soldi non li ha presi e Orsono sì? Poi dice che l’italiano è populista e vota Grillo.

Ci giostra anche lui. L’aumento della tassa di circolazione (40 euro in più per un 1600) dice: “La tassa di circolazione può aumentare fino al 12 per cento”. I tagli lineari, di cui a Tremonti fu fatto un capestro, propone come “riduzione di spesa” dell’1 per cento, di tutti i centri di spesa, per cinque anni. E così via. Dopo le donne al posto degli uomini, ora parole al posto di parole: Renzi vuole dare materia a Crozza per il suo spettacolo?

A Roma, dove non esiste trasporto pubblico, il sindaco Marino facilita gli spostamenti dei cittadinit quadruplicando le multe. Di sinistra?

Un detenuto di lungo corso vuole parlare col papa di quando portava sacchi a monsignor Marcinkus. Sacchi di cocaina. Che il monsignore dispensava nei suoi festini. Con le ragazze scomparse. Su questo Rai tre ci imbastisce una trasmissione. Per fortuna la prima notte del Mondiale.
Però , è vero che la cocaina a sacchi è una novità.

Nessun dubbio che le procedure, quindi la legge e la Costituzione, sono state lacerate nell’espulsione dei due senatori Mauro e Mineo dalla commissione Affari Costituzionali.  Ci voleva un giudice alla presidenza del Senato per mettere il bavaglio al Parlamento – il caso non è il primo di Grasso.

Grosso scandalo, che la Camera abbia votato la responsabilità civile dei giudici. Sancita per referendum già 27 anni fa. Dal referendum a più forte partecipazione di votanti, e con l’80 per cento dei voti espressi. Paura? Di chi verso chi?

Scomparsa del Centro, già così pregiato. E assenteismo record, 50,5 per cento. Ognuno lo vede nelle ultime elezioni. Eccetto i giornali: Michele Ainis se lo deve dire da solo, confinato in un angolino del suo giornale, che è il “Corriere della sera”. Come a dire: è un’opinion e. Sono i giornali tutti del Centro? E altrettanto incapaci e corrotti?

Il movente primo della corruzione diffusa, piccola e grande, è dunque la legge. Lo dice il Procuratore di Venezia Nordio, che sta sbrogliano il Mose, e non  c’è da dubitare. La legge a ostacoli.

Solo in campo fiscale, sono state varate 400 leggi nuove negli ultimi quattro anni, specie del benemerito Monti. Contro o a favore dell’evasione-erosione.elusione fiscale?

Giorgio Gori celebra la sua elezione a Sindaco di Bergmo con “Bella ciao”. È il terzo suo megadirettore dopo Mentana – il primo è Freccero, che però mendica uno stipendio dalla Rai, nei momenti di lucidità – che Berlusconi passa a sinistra: si può dire la sua Mediaset una pépinière di reduci, di sinistra.
È stata un’elezione “in discesa”, per scarso numero di votanti, ma per il quasi sessantenne Gori è il sogno della vita.

Dice la Ericsson che gli abbonamenti ai telefoni mobili erano a fine marzo nel mondo 6,8 miliardi, e vanno crescendo del 7 per cento l’anno. A questo ritmo fra un anno ci saranno più cellulari che abitanti del pianeta. È finita la pace, in questa era di non guerra.

Eduardo Galeano, che molti ha nutrito di antimperialismo in quarant’anni e oltre con “Le vene aperte dell’America latina”, dichiara quel suo canone “plumbeo”: “Non sapevo di cosa scrivevo”.  Pentito, anche lui.

“Chiedere l’aiuto europeo non basta. Per risollevarsi occorrono le riforme”, scrive Bini Smaghi sul “Corriere della sera” domenica. Non sono solo i giornalisti, questo delle riforme è un gergo “europeista”, cioè burocratico: l’Italia le riforme le ha fatte, lavoro, previdenza, sanità, spesa pubblica. Le privatizzazioni? Ne ha fatte tante senza beneficio – non per l’Italia. Ne servono altre?

Assente polemico all’incontro per la pace del papa con Shimon Peres e Abu Mazen il rabbino di Roma Di Segni. Noto per essere personalmente anticattolico e antilaico (Shimon Peres). Ma la comunità romana, che l’ha voluto al Tempio, fino al 1967 era la più aliena dalla bellicosità israeliana. Il nazionalismo è incontenibile?

I Berneschi, padre e nuora, pensavano di poter rimpatriare impunemente i soldi depositati nelle banche svizzere. Dove ogni direttore di filiale è un maggiore in congedo dell’esercito, e del servizio informazioni. Gli evasori non sono poi tanto furbi.

È vero che i Berneschi contavano sul patronaggio della Loggia di Lugano. Che però non vuol dire:  Gelli, il Venerabile, fu fatto arrestare quando decise di rimpatriare i 120 miliardi accumulati con gli sfioramenti alla Rizzoli-Corriere della sera.

Un’ombra butta sull’inchiesta straordinaria del Mose l’accusatrice, la segretaria di Galan, che ora viene illustrata. Essa stessa prova certa di colpevolezza, se ce ne fosse bisogno: chi, se non un corrotto in nuce, e per quale ragione avrebbe dato a un simile personaggio il ruolo di segretaria tuttofare? 

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