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martedì 19 luglio 2016

Il mondo com'è (269

astolfo

Comunismo – Si è risolto, in passato e ancora oggi, in terrorismo di Stato. Ancorché organizzato su istituzioni, leggi, procedure, tribunali, partiti (partito).

Ghibellini – Il lungo cancellierato di Angela Merkel evoca storie remote e dimenticate, di guelfi e ghibellini. I contro e i pro dell’impero, quando esisteva un sacro romano impero, cioè germanico. I guelfi non ci sono più, perché non c’è più il papato, se non nominale. Ma i ghibellini fioriscono ovunque, pro tedeschi non potendo più essere proimperiali tedeschi. Anche la forma dell’impero è oggi quella dell’Alto Medio Evo, con tanti principi elettori che presumono molto di sé e non’contano nulla.
I guelfi risorgono passivamene, in forma di populisti, avversi a questo e a quello. Cioè a tutto, che non sanno cosa sia. E quindi pronti alla resa, seppure “salvando l’anima” con la forza maggiore. Per primi in Grecia e in Spagna, i paesi più colpiti dalla crisi voluta e indotta dalla Germania di Merkel: guai a parlare male della Germania e di Merkel in questi due paesi. Ma anche in Italia e in Francia: tutti imperiali ad honorem.
L’imperiale cancelliera capitalizza per questo – per questa appartenenza - un seguito enorme pur provocando danni di portata incalcolabile. L’Europa ha il tristissimo primato di essere l’unica grande area economica che non riesce uscire della crisi del 2006-2007, da un decennio quindi, e questo per le politiche che la Germania divisa a danno degli altri paesi europei e impone. Queste politiche sono radicate in una falsa teoria economica, ma si impongono per la forza politica di Angela Merkel, che governa la Germania da quasi dodici anni, con coalizioni alternativamente di sinistra e di destra, e può farlo perché jugulando l’Europa fa crescere la Germania.
Per questo stesso fatto, tenendo l’Europa in crisi, caparbiamente, per il solo beneficio della Germania, unica area del mondo ancora in crisi a quasi dieci anni dall’inizio della stessa, Merkel è la fattrice e fomentatrice della crisi ideale dell’Europa. Del populismo (demagogismo) forsennato che essa alimenta, in Italia, Francia, Grecia, Spagna, e ora in Gran Bretagna. Usando cinicamente le istituzioni europee a scopi nazionali e nazionalistici, a danno di tutti gli altri paesi, in modi perfino esagerati.

Un’altra storia di Angela I si può fare, non lusinghiera, invece del monumento che le sue stesse vittime le erigono. Per prime la Grecia e la Spagna, e molto anche l’Italia – specie nei grandi giornali, nelle figure dei corrispondenti da Berlino e da Bruxelles e di qualche commentatore. Era contro i latini, Italia, Spagna, Francia. Poi contro i mediterranei, gli stessi più la Grecia, Cipro e altre rimanenze. Ha finanziato le sue banche per 250 miliardi, cifra paperoniana, senza che Bruxelles facesse nemmeno l’ipotesi teorica che siano aiuti di Stato. Mentre non permette che un decimo della somma sia speso in altri paesi, pena la scomunica per aiuti di Stato. L’ impero c’è, dichiarato..

Islam – È religione maschile, verrebbe da dire, mentre il cristianesimo è femminile. Guardando alle origini, ai tanti martiri della fondazione: prevalentemente femminili nel cristianesimo tutti maschili nell’islam. E nel culto: il pubblico dei fedeli è prevalentemente femminile nelle chiese, maschile nelle moschee – dove alla donne è riservato un settore piccolo e chiuso, fuori dalla preghiera tradizionale. Il cristianesimo ha poi riservato agli uomini il culto, ma questo del sacerdozio è vezzo comune a molte religioni, che il ministero di Dio riserva agli uomini, ancorché di poca o nessuna fede.

Contrasta questa caratterizzazione la folla solitamente femminile nel ritorno militante dell’islam, da Khomeini a Erdogan. Con velo e tutto, in primo piano nella richiesta della sharia, o riserva maschilista tradizionale.
Ognuno lo vede in piccolo anche nell’esperienza quotidiana in Italia, con le badanti o collaboratrici domestiche asiatiche o africane, solitamente islamiche. Ligie sempre al marito poligamo, anche a distanza, e senza alcun ruolo maritale, non nel mantenimento della famiglia, né nell’accudimento, dei figli, della casa, e più spesso assente. Quando l’uomo chiama le mogli accorrono – magari portandogli i loro risparmi..

Himmler - Procede a grandi balzi la riedificazione di Hitler. Sabato 9 riferiva il “Corriere della sera” in grande che Himmler ha “salvato” 16mila prigionieri dei lager. No, anzi,70 mila – tutti gli ebrei residui nei lager, di cui avrebbe dovuto ordinare la distruzione all’arrivo dei Russi, e invece tenne in qualche modo in vita. A quando Hitler che non sapeva nulla dei campi di sterminio – non ci sono le prove, non l’aveva ordinato, non seguiva la pratica? I campi di sterminio non si possono negare, sono legge, ma Hitler? E il nazismo?
Himmler tentò un giorno d’annettersi la Sicilia in una coi Sudeti. In ferie a Taormina, individuò un’origine tedesca dei locali flauti a zufolo, subito confortato da germanici istituti di ricerca, e da torme di neo antiquari, tra essi il fotografo locale, signor Galifi Crupi. E trascurò, per la fretta, il fatto risolutivo: anche i siciliani mettono il verbo in coda. Poi, oltre che Taormina, pensò di annettersi anche il Tibet. Questo, pensava, con più ragione, per via delle rune.
Himmler teneva riunioni esoteriche nel castello di Wewelsbug a Paderborn, l’accampamento di Carlo Magno, Jünger vi ha partecipato: inviarono Ernst Schäffer a cercare il Graal a Montségur, vicino Lourdes, e dal Dalai Lama. Ma era il capo delle Ss, non uno qualsiasi: della più grande banda di terrorismo in Europ. Dapprima in Germania e in Austria, poi, con la guerra, in tre quarti dell’Europa. Fu lui a organizzare lo sterminio, da Poznan, nel 1942. Non mise mai ordine nella carneficina, le sue circolari si contraddicevano, ma era inflessibile.
Poi, quando capì che era finita, le SS non si illudevano, promosse una gara alla resa. Lui che inalberava la divisa cara ai nazisti di sempre: “Il mio onore si chiama fedeltà”. Ai suoi consigliando:  “Nascondetevi nella Wehrmacht”, meglio ancora nella Marina. Corpi intemerati. Oppure: “Mettetevi in salvo!”. E si diede a trattare con chiunque volesse trattare una resa con lui. con gli inglesi, gli Usa, il papa, l’industriale Marinotti, gli austriaci, il capitano Payne Best, il barone Parrilli, il principe Fürstenberg. Cercò contatti con tutti: un mese dopo essersi ascritto lo sterminio degli ebrei, un anno dopo l’agognata nomina a ministro dell’Interno, e dopo aver cercato per dieci anni la religione Ahnenerbe, degli avi, della razza indo-germanica.  Non per salvare il paese, per salvare la pelle. Una ventina sono stati nel ‘44 i tentativi tedeschi di sfilarsi dal fronte occidentale, prima che Himmler decretasse il rompete le righe.
Pensava alla fine della guerra di poter fare la pace tramite gli ebrei – pensava di resuscitarli? Quando fu catturato si avvelenò per la vergogna – e il veleno gli fu fornito perché non parlasse.

Opinionisti – Si leggono o si ricordano gli interventi degli opinionisti tuttologi sempre con interesse, perché sempre più o meno centrati: c’è indubbiamente uno spessore culturale nella comprensione dei fenomeni, che l’opinionista possiede, per formazione, intuito, talento. Un’intelligenza della storia mentre accade. Irrilevanti, però. Anzi, degli opinionisti più centrati e acuti, per esempio Cacciari, si fa satira volentieri, vedi Crozza. L’irrilevanza è data dalla moltiplicazione, dal presenzialismo – autorevolezza vuole la rarità. Compare l’opinionista con l’analisi giusta, l’opinionista scrive, per esempio Galli della Loggia, per sollevare il problema sottostante gli interminabili chiacchiericci, ed è uno come tanti – come qualsiasi cronista più sbadato o ignorante del giornale.

Sanzioni – Non hanno mai avuto fortuna, in ottant’anni ormai di applicazioni. Non degli Usa verso Cuba, o l’Iran, e nemmeno ora degli Usa e la Ue verso la Russia. Sono inefficaci al loro fine dichiarato – semmai solo ad arricchire gli intermediari commerciali. Le merci arrivano comunque al mercato sotto sanzione, originali o in copia (le produzioni “autarchiche”), solo a prezzi maggiorati. Gli scambi internazionali si adattano presto alle misure restrittive, in alcuni casi delegando la produzione per l’esportazione nei mercati sotto sanzioni a paesi che non aderiscono. Normalmente gli stesi iniziatori o animatori delle sanzioni ne approfittano per imporre condizioni di miglior favore. Il caso oggi della Germania, che anima le sanzioni contro la Russia, ma ne ha approfittato per raddoppiare gli acquisti di gas – investimenti e contratti di acquisto a lungo termine concordati oggi a condizione di favore.
Gli ottant’anni delle sanzioni si celebrano in riferimento alla loro prima applicazione pratica: contro l’Italia nel 1935 per la guerra di occupazione dell’Etiopia. Improduttive subito, e politicamente controproducenti, perché rafforzarono il fascismo. Il fondamento giuridico delle sanzioni del 1935  era l’art. 16 dello statuto della Società delle Nazioni, 1920, sancito col trattato di Versailles, e per questo aspetto largamente trasposto in quello dell’Onu. Le sanzioni sono automatiche se uno Stato membro fa guerra senza “giustificato motivo” ad altro Stato membro. Una condizione apparentemente anodina, e per questo inefficace.

Sesso – La liberazione ha invertito i ruoli, e ha spento nel complesso il desiderio? Malgrado i tanti femminicidi sì – il femminicidio è l’esito di altri processi mentali. È l’opinione di molta stampa specializzata, e dei sessuologi, Il paziente per motivi sessuali è ora prevalentemente femmina, e lamenta una scarsa vita erotica col compagno: lei prova desiderio, lui si nasconde o si rifiuta. Se non per occasioni speciali, quali soprattutto l’ebrietà, fino a un certo punto. Per lo più anzi non se ne parla: il dialogo in materia, sul desiderio, sulle tecniche, sui momenti, “è zero”, dice Umberta Telfener, che cura il blog “Le forme dell’amore”, a Cristina Lacava, “Io Donna”. Concorda Graziottin, la decana delle sessuologhe: “Oggi l’erotismo è compresso, la maggior parte delle coppie è in bianco o fa l’amore una volta a settimana”.
Il duraturo revival della letteratura erotica, dalle “Sfumature” a “Calenadr Girl”, con Irene Cao e Elisa Sabatinelli, sarebbe una forma di Ersatz, una forma compensativa, come la pornografia per gli uomini,  e un grido di allarme. La letteratura erotica che scala le classifiche di vendita negli ultimi anni è peraltro tutti femminile.

astolfo@antiit.eu

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