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giovedì 6 luglio 2017

Lo scandalo è l'accoglienza - 2

Si arrabbia il ministro Minniti: “Cinque miliardi per la rotta balcanica, solo briciole alla Libia”. Se n’è accorto? A volte uno si chiede che ci sta a fare il governo in Italia.
O allora è come questo sito argomentava due giorni fa, “Lo scandalo dell’accoglienza”: tutta stupidità non è. Il fatto non è nuovo né improvviso, e dunque deve avere una logica. Questa dell’accoglienza, dopo tanti anni che se ne dibatte, non è può che essere il business. Un tipico business da sottogoverno, per la gestione dei 30 o 35 euro al giorno per immigrato illegale.
Non si spiega altrimenti che il governo italiano, all’epoca presieduto dal cattivissimo Renzi, che faceva scenate a Bruxelles ogni giorno, abbia dato 3+2 miliardi alla rotta balcanica, per regolare gli afflussi in Germania & Co., senza nemmeno chiedere un euro per la confinante e devastata Libia. Lo stesso Renzi, al passaggio da Mare Nostrum a Triton quattro anni fa, ai salvataggi a coordinamento europeo (Frontex), pretese che tutti gli immigrati via Libia fossero sbarcati in Italia, quale che fosse la nazionalità del natante che li aveva salvati.
Il flusso è inarrestabile? Anche questa è una bugia: la Turchia e la Grecia, ben pagate, non hanno fatto passare più nessuno. E nessuno si è più presentato alle loro frontiere: 1) il mercato dell’immigrazione ha antenne sensibili, 2) l’immigrazione si può scoraggiare.
C’era peraltro riuscito per primo un governo italiano. Di destra – un altro argomento a favore de “Lo scandalo dell’accoglienza”, che interessa parrocchie e coop. Sarà pure difficile dare credito a Berlusconi, ma allora che dire dell’accordo con la Libia, che portò alla cessazione istantanea degli sbarchi? Che era facile?
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