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venerdì 20 novembre 2020

Ombre - 538

“La Calabria è irrecuperabile”. Il presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra non vuole perdere la battuta, sulla farsa della Sanità in Calabria, e non sa che altro dire. Poi dice che la mafia è invincibile.
 
“Ogni popolo ha la classe politica che si merita”, dice anche il senatore in tema di irrecuperabilità. Questo Morra, grillino genovese come Grillo, laureato a Bari, ha lavorato in Calabria, come insegnante di liceo, ed è senatore della Calabria da due legislature. Mah!
 
Ettore Jorio, amministrativista, professore a Unical, università della Calabria a Cosenza, va in Commissione alla Camera, spiega che il decreto semi-lockdown è fatto male, e che il commissariamento della sanità in Calabria ha funzionato malissimo. Dà le cifre che nel 2008, incaricato di portare in chiaro l’indebitamento della sanità in Calabria, accertò. Solo questa cifra viene ripresa, dall’antipatizzante Stella sul “Corriere della sera”, che ci costruisce sopra quattro colonne di barzellette, per dire: chi ci salverà dalla Calabria?
 
Nell’occasione – è il giorno del terzo o quarto nome sbagliato del governo per la sanità in Calabria - il “Corriere della sera” fa un paio di pagine contro la Calabria. Come a dire: sappiamo di chi è la colpa.
Ma chi legge un giornale che parla tanto della Calabria, anche se male? Milano si diverte così?  
 
“A settembre”, confida ai giornali un infermiere dell’ospedale romano del San Camillo, “qualcosa era cambiato: su 70 ingressi al Pronto Soccorso, 40 erano Covid”. Come non detto.
 
Dove il virus è più letale è in Italia – dopo Messico e Iran: 3,8 morti ogni 100 positivi. Effetto indubbiamente del disordine ospedaliero e dei protocolli di cura. Però si accredita la teoria consolatrice ai che gli italiani muoiono di più perché sono vecchi. E i tedeschi (ne muoiono 1,6), i francesi (2,2), gli spagnoli (2,8)?
 
“Per il Lazio 4 milioni di vaccini”, apre il “Corriere della sera-Roma”, a corpo 36, ben spaziato. Come a dire : ce li abbiamo in tasca, pronti. Poi dentro dice la verità: “”Serviranno 4 milioni di vaccini”. C’è una grande voglia di minimizzare il contagio nel Lazio. In omaggio a Zingaretti’, capo del Pd e presidente della Regione Lazio? Ma i morti e i contagi giornalieri?
 
È per questo che la regione Lazio ha smesso di dare i numeri dei nuovi contagi giornalieri, e dei decessi? Certo, non bisogna alimentare l’allarme. Ma quando è giustificato, e aiuterebbe a osservare le misure di contrasto? Tutto si fa per Zingaretti.
 
Si fa il caso, a Roma, di “un noto vivaio, nella zona di vila Pamphilj, nei pressi di via Aurelia Antica”, in cui il titolare, positivo acclarato, ha nascosto la positività e ha infettato i dipendenti. E i clienti? A questi non si dà nemmeno il nome o l’indirizzo del vivaio – ce ne sono tre nella zona. Che informazione è questa? Divertimento, terrorismo?
 
“la Repubblica” apre “Affari&Finanza” con, a destra, Giovanni Pons, “Il pericolo francese e la difesa dell’italianità”, e a sinistra Rizzo, “I frutti marci del sovranismo”, contro l’emendamento  Pd pro Berlusconi - contro il raider francese Bolloré. Non c’è più Debenedetti al giornale ex di Scalfari, ma Berlusconi è sempre un fantasma.
 
“Attrazione fetale” è il titolo che “Il Sole 24 Ore” dà a una ricerca sulla “natura” dell’omosessualità, che la individua nei geni. Una “diversità” che ora piace soprattutto in ambito omosessuale.  Quando lo disse Rita Levi Montalcini, venti o trenta anni fa, fu insultata come omofoba. La scienza è capricciosa?
 
A Taranto, all’acciaieria, “bruciati in otto anni quasi 50 miliardi”, calcola Bricco, dettagliando, sul “Sole 24 ore”. Di ricchezza non prodotta. Perché l’investimento era sbagliato all’origine, per “la sottomissione della politica alla magistratura”, per i politici commissariamenti incompetenti, perché il mercato è entrato in crisi. Con uno solo si sarebbe pagato un vitalizio, a tutti di dipendenti? Risparmiando a Taranto le morti.
 
Sei mesi di Mes “assolutamente da prendere”, schieramento compatto, “Corriere della sera” e “la Repubblica” in testa, martellamento quotidiano. Poi, all’improvviso, Sassoli da Strasburgo lo dichiara uno strumento dubbio. E il silenzio subentra. Senza spiegazioni.

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