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mercoledì 18 novembre 2020

Dumas si traveste da Poe

Dumas giallista a Napoli, da Napoli. In compagnia di Edgar Allan Poe, detective sopraffino. Uno dei tanti feuilleton che Dumas dettava - “col cappello fra le mani congiunte dietro la schiena, si dava a passeggiar su e giù fra i tavoli nella camera di redazione e a voce alta, staccando bene le aprole, detta” (Federico Verdinois, uno dei collaboratori) - per il suo giornale “L’Indipendente”, da lui fondato e diretto dal 1860 al 1864. Qui assortito dall’incontro prolungato con Poe, che sarebbe stato suo ospite per alcune settimane a Parigi nel 1832, presentato da Fenimore Cooper, l’autore de “L’ultimo dei Mohicani”, il romanziere del momento, e avrebbe “risolto il caso” – molto alla Sherlock Holmes, ancora di là da venire.
Un caso di assassinio, duplice e bestiale, un massacro, nella camera chiusa. Ma il giallo più appassionante è raccontato in appendice da Ugo Cundari, che ha disseppellito il racconto, pubblicato a puntate, come usava, dal 28 dicembre 1860 all’8 gennaio 1861, e mai ripreso in volume né analizzato dai critici dello scrittore. Un plagio, di E. A. Poe, dei “Delitti della rue Morgue”?
Dumas e Poe sono i principi della querelle sui plagi che ha infettato l’Ottocento, spiega Cundari nei dettagli, i più sospettati e accusati. Ma, poi, non si copia sempre? E Dumas, nell’occasione, non fa di Poe il protagonista del racconto? Con in più la questione: è stato Poe a Parigi nel 1832, come Dumas vorrebbe – e come “I delitti  della rue Morgue” lascerebbe supporre, prima di Dumas nel 1860.
“Un giallo (storico) nel giallo (letterario)”, lo dice Cundari. Che dà credito alla scomparsa di Poe fra il 1828 e il 1832, forse a San Pietroburgo, per arruolarsi nella guerra d’indipendenza dei Greci,  da byroniano fervente – Byron era morto in Grecia, per la Grecia, nel 1824. Una favola inventata da Poe, che James Russell Lowell avallerà nella celebrazione postuma, ma senza riscontri possibili: in quegli anni Poe vive a Boston, pubblica la sua prima raccolta di poesie, byroniana, si arruola nell’esercito, quasi due anni, raggiungendo il grado di sergente maggiore, fa il concorso per West Point e lo vince, infine abbandona l’accademia militare e si costituisce una famiglia a Filadelfia, puntando sul solo lavoro giornalistico-letterario.
La familiarità fra Dumas e Poe Cundari può dare comunque per accertata, stante la comune appartenenza alla “setta massonica e rivoluzionaria americana, la «Society of the Cincinnati”», di cui faceva parte anche Fenimore Cooper – e Alexander von Humboldt, cui Poe ha dedicato “Eureka”.
Alexandre Dumas,
L’assassinio di rue Saint-Roch, Baldini Castoldi Dalai, remainders, pp. 111, ril. € 6,45





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