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domenica 3 luglio 2022

L'amore sottile

Il matrimonio del signore e della signora Dido fu totale. Lui curò sempre che lei non s’impensierisse, non più di quanto le sue malattie comportassero, che le venivano, gravi, una ogni sei mesi, poi ogni quattro mesi e infine ogni due, comportando le visite di tre specialisti, per un consulto accurato, innumerevoli analisi nei luoghi più diversi della città e numerose medicine. Le più aggiornate delle quali talvolta bisognava far venire dalla Svizzera o dagli Stati Uniti, che lui concordava con lei fosse meglio non prendere. Si vestiva la mattina al buio per non svegliarla, apriva e chiudeva la porta di casa con la chiave per evitare lo scatto, organizzò la sua giornata in modo da poterla sempre accompagnare, poiché una delle malattie comportò la cecità, seppure temporanea, e quindi l’impossibilità di guidare. La loro storia Alberto Savinio personalmente mi raccontò una notte fra quanti lo leggono.

Lei si lamentava sempre di fare con lui una vita difficile, ma ne apprezzava la capacità di organizzare svaghi, uscite, gite, viaggi, e ne ricambiava l’amore, lasciandolo fare, anche la spesa, due e tre volte al giorno, quando le veniva in mente una cosa da comprare. La svelta silhouette rafforzò così considerevolmente, creandosi altri non pochi problemi di salute, a volte anche reali. Non se ne privava un momento, e la compagnia avrebbe voluto perpetuare a notte fonda, svegliandolo quando lui si era appena addormentato, il vecchio trucco dei torturatori senza parere, per un ennesimo scambio di confidenze, dopodiché istantaneamente si addormentava russando beata. Lui si studiava di prevenire ogni disappunto di lei, per consentirle una vita il più possibile gradevole. Un problema tormentoso fu a un certo punto la dimensione del portoncino, stretto a un’anta, quando lei cominciò ad avere problemi ad attraversarlo, per il quale infine predispose ingegnoso l’allargamento, con l’inserzione di un architrave a protezione del muro portante. Ma non fece in tempo: un giorno il suo cervello, che si era svuotato, cessò di funzionare. Si era fatto così sottile che il suo corpo lo passarono sotto la porta.

P.S. – Il genere della parabola si può rigirare – qui sarebbe di aiuto lo (la?) schwa.

 

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