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sabato 22 ottobre 2022

Ombre - 638

“Il dollaro si è apprezzato al suo massimo livello dal 2000”, nota il bollettino settimanale del Fondo Monetario Internazionale, “essendosi apprezzato del 22 per cento contro lo yen, del 13 per cento contro l’euro, e del 6 per cento sulle monete dei mercati emergenti, dall’inizio dell’anno”. Questa guerra fa bene al dollaro.

Il presidente Joe Biden, di cui Obama che lo ha avuto vice per otto anni dicea “never under estimate the ability of Joe to fuck up everything”, mai sottovalutare la capacità di Joe di mandare tutto a puttane”, fa la guerra contemporaneamente a Russia, Cina, Iran, e altri paesi di passaggio, tipo Arabia Saudita. Si dice anche che è anziano, ma il fegato non gli manca. Vuole gli Stati Uniti soli al mondo, più ancora del terribile Trump?

Si insiste a dire la Garbatella, il quartiere romano di Giorgia Meloni, una borgata. Mentre è proprio un quartiere, creato con un piano urbanistico, nella viabilità, gli spazi pubblici, i volumi, i collegamenti. Si insiste anche per legare Meloni al fascismo. Qui con più verità, ma tacendo che la Garbatella è stata creata, progettata come quartiere, urbanizzato, nella Roma del fascismo, che bene o male non costruiva  per arricchire i palazzinari – non soltanto loro.

Giorgia Meloni non ha finito di leggere la lista dei ministri sul tg 1 che Rai 3 ne faceva la satira, riavvolgendo il nastro a velocità – come a dire: è una buffonata. La Rai di governo e di lotta.

Si presenta il segretario del Pd Letta alle consultazioni al Quirinale circondato da ben cinque donne, ognuna con un titolo, presidente di qua, responsabile di là. che non dice nulla. Voleva irridere le quote rosa – avendo già segato le donne nelle candidature elettorali?

“Siamo parte della classe politica che negli ultimi dieci anni è stata al governo senza avere mai vinto le elezioni”, constata l’onesto Bonaccini, il presidente Pd dell’Emilia Romagna. Già, una sorta di nomenklatura – il sovietismo non persiste solo in Russia.

Non si sa per quale motivo il ministero dell’Economia, cioè Draghi, ha deciso di dare l’ex Alitalia a Air France piuttosto che a Lufthansa. Cioè si sa – Draghi si vede con Macron, il presidente francese – ma non si può dire. Ma perché dire che i dubbi dei manager Itavia-Alitalia sulla cordata di Air France sono di lesa maestà, come fa “la Repubblica”,  ogni giorno, annunciando inchieste, processi e condanne? Un manager non ha il dovere di segnalare i rischi per l’azienda? Le guerre tra fratelli sono assassine.

“Il maestro Yuriy Kerpatenko è stato probabilmente assassinato nel mese di settembre”, scrive giovedì “The Economist”, guardingo. I giornali ialiani, invece, una settimana prima sapevano chi lo ha fatto assassinare, Putin, a una certa ora, un certo giorno, davanti casa. Hanno informazioni migliori.

“Gli Nft, non fungible Token, sono passati di moda prima ancora di capire che cosa fossero”. Sono, erano?, oggetti, reali o digitali, scambiati online, in bitcoin, a quotazioni vertiginose. A volte il millennio digitale, più che andare tecnologicamente sempre di corsa, sembra un mondo di furbi. Tanto da risultare irreale – come invece non è: è ben reale, solo stupido.

L’Inter, o il suo proprietario, la famiglia Zhang, fa un amento di capitale a debito, 100 milioni, sul quale si pagano interessi del 12 per cento, spiega Cottarelli al “Corriere della sera”.  Una lotteria. Le squadre di calcio “non possono” fallire, basta un po’ di applicazione per spolparle.

In passato era lo stesso padrone del club milanese, l’indonesiamo Thohir, un mediatore d’affari con sede alle Caymane, a pagarsi interessi elevati, a spese del club. Dell’8-9 per cento, in tempi di tassi zero. Sui prestiti al club che intermediava da banche asiatiche.

Si celebra la probabile vittoria di Bagnai e della Ducati al mondiale moto come la prima “doppietta” tutta italiana dopo 50 anni. Trascurando che Ducati è tornata sul mercato e alle corse passando dieci anni fa alla Lamborghini, cioè alla Audi, cioè alla Volkswagen. Dopo trenata e più anni di quasi chiusure in mani italiane.

In uno sceneggiato Rai si fa sentire il rumore costante che le pale eoliche fanno – un caso di inquinamento acustico, irrimediabile. L’associazione delle imprese eoliche protesta con la Rai. Il rumore non va fatto sentire?

Si lamenta la Germania che “paesi amici”, Stati Uniti e Norvegia, “praticano cifre astronomiche” per fornire il gas in vece di quello russo. E si lamenta a ruota anche la Francia. È il mercato? No, ci sono interessi diversi e contrastanti dietro le sanzioni alla Russia.

Si fanno confronti internazionali sulla spesa sanitaria pro capite, 3 mila dollari l’anno in Itaia, 10 mila negli Stati Uniti. Come se la sanità in America fosse tre volte e mezza migliore che in Italia. Mentre è peggiore e soprattutto classista. Non si dice che la spesa sanitaria in America è di gran lunga privata, cioè più costosa, e che l’assicurazione medica costa una enormità.


 

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