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martedì 8 marzo 2011

Niente euro di ferro all’Eurogruppo

Lunedì all’Eurogruppo non ci sarà il pensionamento per tutti a 67 anni, né la costituzionalizzazione del divieto di deficit di bilancio, che il governo tedesco voleva cardini della Efsf, la European facility a protezione del debito e dell’euro. Non ci sarà nemmeno il consolidamento delle posizioni dei paesi più esposti con l’emissione di eurodebito, la proposta Tremonti-Juncker. Una serie di fattori hanno fatto perdere momentum a una decisione immediata in favore di una camicia di forza attorno all’euro. L’agenda dell’Eurogruppo si limita a rispondere alle attese del mercato con un impegno quantificato e calendarizzato al finanziamento dell’ Efsf. E con un impegno suppletivo da parte dell’Ecofin martedì, quindi anche dei paesi Ue fuori dell’euro, a una convergenza delle politiche fiscali e del debito.
La cancelliere Merkel aveva bisogno di un forte imprinting tedesco sull’euro, per bilanciare la perdita di consenso politico, dopo l’elezione malamente perduta a Amburgo e le dimissioni forzate del suo ministro della Difesa Guttenberg. Da qui l’insistenza per un innalzamento dell’età della pensione e il divieto assoluto di nuovo debito. Ma ha essa stessa bisogno di emettere nuovo debito, le insufficienze patrimoniali delle banche si stanno rivelando sempre più gravi. Mentre la decisione americana, data per scontata, di muovere guerra alla Libia consiglia una pausa. Il vertice straordinario Ue venerdì tenterà di prendere tempo: di allontanare l’intervento, sul presupposto che una qualche pacificazione in Libia lo disinneschi. Ma le previsioni sono che la guerra si farà comunque, e che l’Europa dovrà parteciparvi.

1 commento:

johnny doe ha detto...

Più di far norme sull'olio deodorato l'Europa non può fare.
Un'europa di banchieri,finanzieri e massoni,mai dei popoli.
Costruzione artificiale tenuta in piedi malamente e di malavoglia da molti,meno ovviamente i padroni del vapore.
Ci manca pure che vada a far la guerra con l'altro duo di comici Obama-Clinton.
Un intervento militare sarebbe un disastro per tutti,dopo le bufale che da giorni raccontano i media e la pagliacciata del Tribunale Aja e la fola dei crimini di guerra.Roba già vista a pretesto per altri affari.
All'Onu non passerà mai una risoluzione all'intervento.Cina e Russia la bloccheranno.Nemmeno alla Nato hanno opinioni comuni.

La Merkel,a prescindere dalla contingenza da te illustrata, sta speculando sul debito dei Pigs,ridotti a pure comparse europee,così come i Cinesi che stanno adottando la stessa tattica usata col debito Usa.La politica economica europea è quella di ingrassare i tedeschi,con un posticino per i Francesi,ovviamente a scapito degli altri.Gli Inglesi stanno più fuori che dentro.
Prima o poi,andando avanti così,questo baraccone crollerà nel ridicolo.