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lunedì 17 aprile 2017

L’amore lampo nella guerra

L’innamoramento di un conte cinquantenne richiamato in guerra, con una bella sconosciuta, dalla quale è separato dagli eventi al momento del compimento. Inframezzato da considerazioni sulla vita, la morte, le gambe delle donne, il sogno, lo spiritismo, la vertigine. Ma col lieto fine: la guerra scoppia, il conte tenente la conclude presto, subito ferito, con un’altra bella sconosciuta, che è la vera innamorata di prima. Un’esercitazione, questo romanzo più famoso di Lernet-Holenia, su realtà “altre”, e tuttavia scorrevole, non di genere: fantasy e cronaca mescola con misura, con sapienza - è l’arte in cui eccelleva il “maestro” di Lernet-Holenia, Leo Perutz.
È la cronaca dell’attacco del 1939, contro “l’infelice, vinta, distrutta, Polonia”, per una suspense e una sorpresa finale del tutto gratuita eppure pratica, realistica. Il latinista e italianista Lernet-Holenia sa come far giocare i dislivelli tra cronaca, passione o infatuazione, e uso di mondo, con la piccola morale o semiologia quotidiana (vita, morte, gioco, amori, stivali, cavalli). In un racconto realistico metafisico, tra destino e azione, sogno e realtà, e identità falsate – rubate, artefatte, disorientate.  
Tra battute e pensose riflessioni. “Non ci sarebbe nulla di più sconfortante di una donna per bene”. “Non è che a tutti i costi debba mettere in pratica le sue potenzialità, però deve averle”. Molto latino, anche di mezza pagina, non tradotto. Per una vicenda in larga parte autobiografica.  Come il suo tenente Wallmoden anche Lernet-Holenia, rientrato a Vienna da un lungo viaggio, viene subito mobilitato, partecipa all’invasione della Polonia, al secondo giorno di guerra è ferito e smobilitato, e finisce in una villa abbandonata con una bella sconosciuta, che sarà, in circostanze di poco mutate, la sua moglie.  
Lernet-Holenia è portato a esempio della “emigrazione interna” nel Terzo Reich, degli intellettuali che si opponevano nell’intimo. Ma si può dire un caso unico, perlomeno in Austria. Né qualificante: “Marte in Ariete” fu sequestrato dopo la pubblicazione, come romanzo di guerra non patriottico, ma l’autore, rivedibile al servizio militare, visse per tutta la guerra comodamente imboscato a Berlino, e anzi ricco, di sceneggiature e film. 
L’amore nella guerra lampo, o l’amore lampo nella guerra, Lernet-Holenia ci avrebbe resistito? Ma sui fantasmi ci sa fare.
Alexander Lernet-Holenia, Marte in Ariete

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