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sabato 2 dicembre 2023

Appalti, fisco, abusi (236)

Le pensioni di fine anno, novembre e dicembre, tredicesima compresa, sono state soggette a un
prelievo forzoso da parte delle Entrate - cioè del Tesoro, del governo. Per un anticipo delle entrate rispetto al 2024  - in parte da scontare con la dichiarazione dei redditi 2024\2023.
Il prelievo va da pochi euro ad alcune migliaia, nelle mensilità di novembre, dicembre, e della tredicesima. Particolarmente colpiti i pensionati delle ex casse mutue autonome ora in gestione all’Inps: Inpdad, Inpgi, ingegneri e tecnici, Gente dell’aria e altre minori.
La manovra, applicata senza preannuncio e senza spiegazione, è stata effettuata su tre canali.
Uno, il meno incisivo ma applicato a tutta la platea dei pensionati, 21 milioni, è il cosiddetto regalo: l’anticipo  a dicembre del conguaglio relativo all’inflazione 2022 – l’assegno è rivalutato dello 0,8 per cento per le pensioni minime (sempre più sfumato a mano a mano che il vitalizio cresce), per esse stata l’inflazione 2022 accertata superiore a quanto stabilito a gennaio. L’anticipo, di poche decine o di poche centinaia di euro, varia il reddito annuale, portando in alcuni casi ad aumenti sostanziosi della trattenuta Irpef.   
Il prelievo più diffuso riguarda i percettori di pensioni di vecchiaia da (ex) cassa mutua che abbiano anche una pensione di anzianità Inps. A titolo di “conguaglio da aliquota fiscale per effetto del cumolo delle pensioni”. Conguaglio e cumulo da sempre calcolato preventivamente dalle Entrate (e applicato dall’Inps). Ma che ora viene ricalcolato in base a parametri per ora ignoti – si vedrà, questa la risposta, nel 730.
Il terzo prelievo, singolarmente il più elevato, riguarda i pensionati di mutue che hanno anche una cassa mutua malattie. Questa assicurazione quest’anno non viene più percepita (trattenuta) dall’Inps, ma riscossa direttamente dalle mutue. Il fisco ha deciso a novembre che il reddito degli assicurati doveva essere accresciuto anche di questi contributi, e quindi assoggettato a rimodulazione (aumento) dell’Irpef, da pagare sull’unghia, a novembre e dicembre.
Il prelievo è “forzoso” in quanto non preannunciato né discusso. È un’operazione di cassa, ai fini della contabilità nazionale, per quanto marginale complessivamente come gettito (attorno al miliardo?). Ma il governo la fa scontare ai pensionati. E si tratta di un governo eletto con l’impegno di non mettere “le mani in tasca agli italiani”.

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