mercoledì 29 gennaio 2025
La guerra a novant’anni, senza senso
Un novantenne inglese reduce
dello sbarco in Normandia lascia la casa di riposo dove vive, a ridosso di Dover,
con la quasi coetanea amata di sempre, per partecipare alla cerimonia per il
70mo dello sbarco, con Obama e la regina. Una celebrazione che per lui è un
obbligo. E ci riesce, contro ogni aspettativa, e senza nemmeno colpi di scena:
una fuga-presenza all’insegna della camerateria – tedeschi compresi, anche loro
vogliono essere presenti, in ricordo della passata gioventù, e piangono. Con
una motivazione non detta: dare un saluto nel cimitero militare inglese a
Bayeux al commilitone carrista, che ha aiutato a sopravvivere l’allora ventenne
marinaio, terrorizzato dalla guerra, per poi, quando il mezzo da sbarco gli consente
l’ammarraggio, venire centrato da un obice nemico.
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