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mercoledì 23 aprile 2025

Non c’è chiesa senza Roma

La chiesa può essere acefala? Senza l’Auctoritas papale? È successo con l’ortodossia. Che però si è poi frammentata e si frammenta. E sempre i frammenti si danno un’Autorità, per quanto minima – senza contare che la più grande, quella russa, si vuole la Terza Roma.
Quanto al governo sinodale, evocato da papa Francesco, è la cosiddetta “chiesa tedesca” oggi, peraltro divisa tra sinistra e destra. Come già il gallicanesimo, peraltro braccio secolare dello Stato, per quanto non massonico.
Nell’Indocina ancora francese - ma fino poi alla guerra del Vietnam - ogni vescovo in pratica aveva la sua chiesa (la cosa si può leggere nelle corrispondenze di guerra di Graham Greene, e in alcuni dei suoi racconti).

Quello che “fa” la chiesa, nel senso che la tiene unita e ne dà un’immagine sacrale-potente, è Roma. San Pietro, il colonnato del Bernini, i musei e la città del Vaticano. Il latino, la lingua della gran parte dei testi canonici, e di molte liturgie, se non più della messa. L’immagine, anche estetica, di gloria: di luce, di divinità – non di clausura, certamente non sdegnosa, non polemica.

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