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lunedì 7 novembre 2011

Al laccio della Germania, che fallì quattro volte

Tutto quello che c’era da sapere (e tutti sanno oltralpe) sulla crisi dell’euro Massimo Mucchetti se lo fa dire oggi da Franco Bernabè. Con eccezionale chiarezza, bisogna riconoscere, e saggezza: la cecità della Bundesbank, il gioco mercantilistico della Merkel, e di Sarkozy suo cagnolino, a spese dell’Italia, nella vuota speranza di farla franca, la collaudata incapacità politica della Germania, fallita quattro volte in trent’anni, ora di guidare l’Europa.
Nessuno dei grandi giornalisti, Mucchetti compreso, o dei cervelloni che collaborano ai grandi giornali ne era capace? Certo che no. Cioè sì, ne sono ben capaci, ma possono e vogliono scrivere solo di Ruby. E non si possono dire nemmeno puttanieri.
Soprattutto documentata da Bernabè è la stupidità della Bundesbank. Che non evita alla Germania di pagare il conto, come a ogni altro paese membro dell’euro, ma la spesa sterilizza in “spezzatini”, per meglio farsela divorare dalla speculazione. Un esercizio facile facile, che Bernabé giustamente ascrive ai “giovani dei desk del debito pubblico” delle banche d’affari, senza bisogno di tenebrosi complotti di Grandi Fratelli. Un Bush jr., per dire, fu capace di stoppare il fallimento del sistema creditizio Usa con una diga enorme eretta in poche ore, la Merkel, tre anni dopo, ancora non l’ha capito, né il suo economista Weidmann nominato presidente della Bundesbank.

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