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giovedì 10 novembre 2011

La guerra sia benedetta

Un Sarkozy che sul suo amico Berlusconi si limita a mezza riga, amichevole, “ha perso la testa”. Mentre sparla per mezza colonna di quei cafoni di americani. Dopo essersi dichiarato “anti-americano”, così come il suo interlocutore, Bernard-Henri Lévy. E per una colonna irride a quegli ipocriti di inglesi, che vanno alla guerra e poi non la fanno – non mettono mezzi a disposizione, e i pochi non li usano. Davvero travolgente il doppio paginone che il “Corriere della sera” ha ieri dedicato al “filosofo” Lévy e alla sue guerre, che questo sito segnalava. Ma non da ridere: è tragico.
In attesa di leggere il libro intero del “filosofo” sulla sua guerra alla Libia, l’estratto del “Corriere della sera” fa venire i brividi. Un presidente della Francia di così basso livello, da farsi insolentire da un presunto filosofo, che gli fa dire scemenze. Un filosofo che predica e fa – così asserisce – le guerre “umanitarie” come un qualsiasi mercante d’armi. Fin qui uno può farsi una ragione: questa è purtroppo la Francia, da un paio di secoli ormai, quando non ha un De Gaulle. Ma poi, è questo il punto, è il “Corriere della sera” che ne amplia a dismisura le buffonate. Il giornale della curia, di Martini, Tettamanzi, Bazoli. Che le guerre siano benedette, questo dà i brividi.

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