Cerca nel blog

venerdì 1 luglio 2016

Ombre - 322

Coldiretti scopre ora che in Russia si vendono prodotti “italiani”, cioè contraffatti, in virtù delle sanzioni, che bloccane le esportazioni: “Ci perdiamo 600 milioni l’anno”, lamenta. Prodotti copiati magari dagli stessi russi, che lucrano su marchi. Le sanzioni sono un business. O altrimenti la loro stupidità è senza limiti.

Angela Merkel prima dice no a un allentamento del bail-in – il fallimento della banca è pagato dai risparmiatori, oltre che dagli azionisti. Poi dice sì, dopo che Fmi e Federal Reserve hanno lanciato un allarme su Deutsche Bank, a rishio fallimento. Naturalmente non cambia le regole per questo, che malignità sono?

Deutsche Bank è  trovata semifallimentare, niente di meno, agli stress test della Fed Usa. Non invece a quelli della Bce di Draghi e della terribile signora Noys.  Singolare, no?
Deutsche Bank ha una esposizione sui derivati pari a 15 volte il pil tedesco...

Che il bail-in destabilizzi le banche invece di consolidarle è chiaro a tutti – e una pacchia per le banche non europee. Per tutti eccetto i governatori delle banche centrali europee, Bce compresa.
Che Merkel dica di no – oppure sì - è parte del suo sistema politico, del tutto-solo-se-e-quando giova-alla-Germania. Ma i banchieri centrali? Fanno parte del sistema banche d’affari, per cui tanto peggio tanto meglio?

Dopo l’euro, l’Europa, lo stadio  della Roma e l’Olimpiade, Grillo si ricrede sull’Italicum, che ora dice ottima legge, intoccabile. Su Mastella quando? È la Imu del Vaticano?

È un’Europa Minor in effetti, qualche giorno dopo il Brexit. Rimpicciolita, sia pure a opera di nani incontinenti. Lo snob le ha cambiato colorito, e quasi rinsecchita.
Senza Russia, senza Inghilterra, e con i mediterranei indigesti, che Europa è questa? L’indovinello è facile, ma non è necessario rispondere (esporsi).

Volkswagen riconosce di avere barato sul mercato Usa. Accetta anche una penale carissima, 15 miliardi di dollari – in pratica rifonde a ogni acquirente il prezzo della macchina attualizzato. Ma le sue vendite non ne soffrono. Non in Italia (sì negli Usa e nella stessa Germania): la reputazione del marchio resta altissima e le vendite aumentano. Gli italiani puntano a un rimborso a futura memoria?

Si fa molto il caso della identità tra gli emigrati italiani. Della patria ingrata. Dell’Italia invibile. Del lavoro che manca – meglio in Germana, a dieci euro l’ora, a fare le pulizie per terra, o a Londra a fare il cameriere nel bar. E come si vive meglio in Argentina, a Barcellona, a Londra. Poi basta la Brexit e tutti – tutti – scoprono di avere un bisonnno italiano, che gli dà diritto al passaporto. Però, in effetti, sono italiani.

Sarà l’Europeo delle simulazioni. In certo senso paradigmatico della vera Europa. Alcune perfino eccessivamente teatrali, per esempio un ridicolo Alli, un inglesone, nell’area di rigore dell’Islanda. Tutte impunite. Anche questo è molto europeo: una specie di free for all del falso.

L’arbitro turco che fischia la rovesciata acrobatica di Giaccherini, e non l’incedibile simulazione dello spagnolo che non toccato si accascia, quello invece è ils embolo del calcio che non è più atletismo ma business. La Spagna vale molto più dell’Italia in termini di business calcistico – audience, ingaggi, premi, acquisti.

Lo spagnolo che si accascia in area non toccato, fa smorfie di dolore, e si agita di fronte all’arbitro, non sanzionato, non è Sergio Ramos, il capitano della squadra spagnola? La dignità non fa più parte del gioco.

Il Belgio, favorito al torneo, vincerà senz’altro  l’Europeo delle capigliature. Impareggiabili quelle di Fellaini, Lukaku, Nainngolan e un paio d’altro. Si alleneranno dal parrucchiere.

Hollande e Renzi vanno a Berlino. Dove “Merkel dà la linea: l’Europa dà più tempo per la Brexit, Commissione ai margini, Londra resti partner. Potevano risparmiare sul viaggio, in armonia con questa Europa dei risparmi. La linea non la sapevano già?

Sarà la scenografia, l’Eliseo, ma Renzi e Hollande evocavano sabato irresistibilmente i paladini di Francia. Quelli dei pupi siciliani – “vile marrano, tirati di panza…”: petto in fuori e parole ardite. Tanto per loro avrebbe deciso lunedì Angela Merkel. Poi dice che gli inglesi se ne sono andati.

Fa sensazione – è spettacolare – l’uscita della Gran Bretagna dalla Unione Europea. Ma ancora più spettacolare è l’incupimento della Ue, a tre, a quindici, a ventisette. Tre gufi e un codazzo di asini. Tutti sanno cosa non va: l’austerità ha sfinito l’Europa, tutto il mondo va, l’Europa arretra. Ma non osano dirlo: hanno pura di Merkel, che di suo non sa cosa sta facendo, tiene solo banco.

La Gran Bretagna è il paese europeo col più basso tasso di criminalità straniera sulla criminalità generale, attorno all’1 per cento (in Italia è il 6 sei per cento) – la statistica è fornita da Luca Ricolfi sul “Sole” domenica. Ed è il Paese che più pensa di essere aggredito dall’immigrazione. Qual è il ruolo della opinione in democrazia

“Fucoammare”  si è venduto in 64 paesi, Cina e India compresi, cioè in tutto il mondo. Non  se ne parla in Italia perché non è un film Rai. E neanche Mediaset (Medusa).

Virginia Raggi “chiamatemi Virginia” posta “lacrime e proclami” su facebook, riferiscono i cronisti romani. Emozionati o interdetti?

Il conte romano von Neuburg und Hohenstein, 76 anni, è condannato a tre anni  “per aver menato e maltrattato la moglie”, la principessa donna Sofia Borghese, “figlia di Ascanio, discendente diretto di papa Paolo V”. Però, quel discendere diretto fa impressione – con Paolo V, Camillo Borghese, siamo nel Seicento..

Donna Sofia ha un amante, cioè un compagno – questa la causa dello scontro uxorio: Franecsco Maria De Vito Piscicelli. Che oltre che per i nomi doppi è famoso per le risate con cui si congratulava per il terremoto del’Abruzzo - è un costruttore, la nuova aristocrazia.

Nessun commento: