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sabato 17 marzo 2018

Una settimana di romanzi liberi

Tre graphic novel di novant’anni fa, tre “romanzi per immagini”. Racconti di sogni, molto surreali. Che però tengono il filo. Il primo, “La donna 100 teste”, per 160 tavole. In nove capitoli. 
Questo primo romanzo anche Ernst conclude, prima di Éluard e André Breton, con “L’immacolata concezione”, compito in classe dei surrealisti. Con molti “giochi diurni, crepuscolari e notturni”, di calze, cosce, seni e coltelli. Un surrealista infaticabile. Di visioni e didascalie oniriche.
Il secondo, “Sogno di una ragazzina che volle entrare al Carmelo”, è preceduto da una introduzione. Che invece è povera. Ma la storia e la grafica sono pregnanti. È la sua storia, di Max Ernst, alla Macron, rovesciata: l’artista a 36 anni s’invaghisce di una ragazzina quindicenne cresciuta in collegio da famiglia abbiente, che lo corrisponde, benché molto religiosa, e insieme vivono denunce parentali e cacce di polizia. “Tra inseguimenti alla Nestor Burma e fughe alla Charlot”, scrive Giuseppe Montesano che cura questa riedizione, “e con il provvisorio lieto fine dei due fuggitivi, che furono perdonati e andarono a vivere insieme”. Finché lei non tornò all’ossessione della religione della purezza, e dopo “una delirante confessione” con Artaud, incontrato a Londra,  lasciò Max e si cercò un confessore.
Il terzo, “Una settimana di bontà o i sette elementi capitali” è un vero romanzone, alla Victor Hugo, o alla Eugéne Sue, con molte cattiverie (impiccagioni, avvelenamenti, strangolamenti, naufragi, il genere catastrofico) e vittime giovani. Seppure con molte facce a becco, alla Savinio – o Savinio le faceva alla Max Ernst (erano coetanei)?
Molto collage, alla Max Ernst, e molto disegno alla Grandville. Anche alla Vallotton. Per la parte grafica. Per la narrativa storie surreali, ma già alla Marc Saporta: le graphic novel come il romanzo a pagine indipendenti, da mischiare liberamente, ognuno potendosi comporre una storia sua propria. Le sollecitazioni non mancano: un invito al racconto, al romanzo.
Max Ernst, Una settimana di bontà, Adelphi, pp. 497, ill. € 38

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