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venerdì 16 marzo 2018

La Costituzione dei privilegi

La Corte Costituzionale, all’unanimità, ha deciso che il giudice Zanon non ha commesso nulla di male e respinge le sue dimissioni - “pur comprendendo e apprezzando la sensibilità istituzionale dimostrata” presentandole. È l’ennesimo caso di autoreferenzialità dei giudici: giudice non morde giudice. Ma in questo caso è anche di più: la Corte si autoassolve per un principio di autodichia, per cui solo essa può giudicare se stessa – diche è la giustizia in greco. Un caso unico, nessuno si può autoassolvere, e contrario al fondamento della giustizia, che è un fatto sociale, e chiarisce il privilegio sovrano della Corte Costituzionale.
È uno degli scompensi della Costituzione italiana, e non è l’unico. È uno dei motivi per cui una Costituzione poco praticabile, e in qualche caso contraddittoria, è intoccabile. È la Costituzione dei privilegi.

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