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giovedì 18 novembre 2021

Ombre - 588

Marco Pannella boicottava (chiedeva di boicottare) la Rai perché non dava spazio alle sue ragioni. Conte chiama i 5 Stelle alla rivolta perché non ha ottenuto posti, o non ne ha ottenuti abbastanza, ai vertici Rai: “5 Stelle esclusi, disertiamo le reti pubbliche”. Questo significa che non avremo più nei Tg Rai le dichiarazioni d’obbligo di un o due 5 Stelle a edizione? È un male?
 
Si divide la destra, in Italia e in Europa, sul vertice organizzato dal governo polacco a Varsavia ai primi di dicembre. Ci vado o non ci vado, si chiedono in Italia (Meloni) e altrove i vari leader dei vari partiti – in chiave Nanni Moretti di “Ecce bombo”, “mi si nota di più se vengo….”. Le destre europee si caratterizzano sempre, dopo i fascismi degli anni 1920-1930 (29 regimi fascisti nel
continente), per essere movimenti di ducetti.
 
Si va verso la quarta ondata, con grave sacrificio di tutti, perché i no vax vogliono propagare il virus, con le manifestazioni di piazza, per lo più “selvagge”. Se è una battaglia di libertà, perché non vaccinarsi e stare tranquilli? È libertà fare da untori? No, è un “battaglia” politica. Con danni per tutti, no vax compresi, enormi (sanità, lavoro, reddito).
L’opinione pubblica è debole e manipolabile. Anche da pochi, incapaci. Ci vogliono leggi. Costituzionali ma obbligatorie.
 
“La quarta ondata in Europa e in Usa: nessun altro continente così colpito”. Nelle patrie della libertà? Insensato, ma non inspiegabile: la libertà è concetto scivoloso, anche se l’Occidente (Europa e Usa sono l’Occidente) ne vanta il brevetto. Libertà non è individualismo.
 
Il presidente Mattarella, accompagnato dalla figlia, va in visita a Madrid. La foto lo mostra insieme con il re e la regina di Spagna. I reali seduti compostamente, come di rito. Mattarella e la figlia con le gambe accavallate. O della politica inutile – la politica è istituzione e rispetto delle forme.
 
Buccini celebra “Il tempo di Mani Pulite”, raccolta di articoli, memorie, personaggi. il libro. Con Di Feo maneggiò il “falso” avviso di garanzia a Berlusconi presidente del consiglio messo su dalla Procura di Milano d’intesa col Quirinale ala vigilia di un Forum mondiale a Napoli sulla giustizia. Falso perché rivelatosi inconsistente. E perché fatto uscite proditoriamente, forse dal Quirinale, forse dal capo della Procura  Borrelli, il giorno prima del Forum.
 
È stata, è, terribile la simbiosi giudici-cronisti giudiziari, cui i direttori di giornale hanno dovuto con Mani Pulite vendere l’anima. E tuttora continuano, i giornali riempiendo di veline, confidenze, carte più o meno segrete, anche se le copie vendute, dopo Mani Pulite, si sono più che dimezzate, da sei milioni giornalieri a poco più di 2,5 milioni. E non per effetto dei social – non c’è crollo analogo altrove: è in Italia che il giornale non è credibile.
 
Paolo Mieli, che di Buccini e Di Feo fu il coordinatore, ha voglia e fama di storico. Ma di questo “episodio” della guerra di Borrelli e Di Pietro contro Berlusconi (con che titolo? non lo hanno fatto condannare mai) non ha mai voluto dire nulla. È un attore e non un testimone?
 
“Ora solo gli uomini bianchi possono essere cattivi, senza che nessuno si debba offendere”, Igino Straffi, il Walt Disney italiano. Dove soprattutto conta il “si debba”: si va per categorie, il politicamente corretto va per astrazioni.
 
Il ricordo che di Roma ha l’attore Bill Murray, che pure nella capitale è stato premiato alla carriera,  è del 2004, quando ci ha girato il film “Le avventure acquatiche di Steve Zissou”: “Eravamo a Cinecittà, ma ogni week-end la troupe scioperava: un incubo, a volte dubitavo che avremmo mai finito le riprese”. La troupe scioperava per farsi il week-end. Come si perde un capitale. Col patrocinio del sindacato.

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