Cerca nel blog

martedì 16 novembre 2021

Cronache dell’altro mondo (149)

Al processo Kily RitteNhouse, un adolescente che ha ucciso due persone e ferito una terza un anno FA durante le manifestazioni Black Lives Matter a Kenosha nell’Illinois, ma forse ha agito per legittima difesa (il verdetto è atteso oggi), il giudice Bruce Schroeder ha provato a stemperare la tensione con una battuta a una pausa pranzo: “Spero che il cibo asiatico non debba venire da quelle barche di Long Beach Harbour”. Un accenno alla congestione dei porti californiani, primo approdo dei grandi commerci con la Cina. La Cnn e i legacy media hanno bollato la battuta come razzista, anti-asiatica. Schroeder è il giudice di più lunga e apprezzata carriera e Chicago e in tutto l’Illinois.
I legacy media sono i media di più lunga tradizione, a stampa o anche via etere, una sorta di mass media istituzionali. In opposizione in genere ai new media, a partire dall’informatizzazione. È una suddivisione temporale (storica) e quasi tecnica, ma i legacy media sono ritenuti aprioristicamente ostili dalle destre americane, attorno al partito Repubblicano.
Edward “Edi” Durr, di professione camionista, che aveva accettato di fare lo sparring partner repubblicano alle elezioni contro il presidente del Senato del New Jersey, in carica da tre legislature, massima autorità politica dello Stato, in un voto cioè a esito scontato, è invece stato scelto dagli elettori. Durr non ha fatto nemmeno campagna elettorale – avrebbe speso, secondo le fonti, 1.813 dollari oppure 2.300. L’unica cosa che si sa di lui, da quanto (poco) scrive su social, è che è di estrema destra.     
Gli Stati Uniti, che con il Fatca, Foreign Account Tax Compliance Act”, hanno promosso dal 2014 una politica del “fisco aperto”, dello scambio continuo di informazioni con gli Stati esteri in materia di depositi e investimenti dei propri concittadini, ospitano sette paradisi fiscali al proprio interno, in altrettanti Stati (Delaware, Wyoming, Montana, South Dakota, Nevada, Montana, Mexico e Alaska), che garantiscono l’anonimità, anche ai cittadini e ai soggetti giuridici americani.

Nessun commento: