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mercoledì 10 settembre 2014

Recessione - 24

Ciò che dovreste sapere ma non si dice:

Il reddito disponibile delle famiglie italiane è tornato ai livelli di trent’anni fa – Confcommercio: nel 2014 il reddito disponibile è stato pari a 17.400 euro, come nel 2013, nel 1986 era di 17.200 euro.

La Germania moltiplica l’attivo delle partite correnti. Con esportazioni in calo ma importazioni in calo maggiore.

La recessione non recede in Europa a causa delle politiche fiscali europee. Sergio De Nardis, capo economista Nomisma, il think thank creato da Prodi: la recessione “chiama alla memoria la crisi vissuta dal nostro Paese negli anni Trenta. Oggi come allora ha una sola causa: la caduta della domanda aggregata. Su questa avrebbero dovuto intervenire le misure per la ripresa a livello europeo, che hanno invece sospinto i Paesi verso una pericolosa trappola di stagnazione e deflazione”.

Non cè taglio della spesa pubblica sufficiente - avrebbe potuto aggiungere De Nardis - in recessione: è un circolo vizioso.

L’euro rende la recessione una trappola per la perduta capacità d’iniziativa monetaria della banca centrale, ora europea. De Nardis: “La perdita della capacità di incidere della Bce ha amplificato l’impatto depressivo dell’austerità fiscale e tende a neutralizzare gli auspicati effetti favorevoli delle riforme strutturali sulla domanda”.

Le riforme in queste condizioni sono inutili, l’Italia lo dimostra. Che ha, di fatto, il mercato del lavoro più flessibile della Ue, l’età pensionabile più alta, il blocco da otto anni dei salari pubblici, i tagli più consistenti alla spesa, il prelievo fiscale, diretto e indiretto, più alto.

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