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domenica 7 settembre 2014

Il lavoro è tedesco – 3

Il Jobs Act su cui il Senato sta lavorando non è il sistema Hartz che ha rimodellato il mercato del lavoro tedesco, col lavoro obbligatorio a fini statistici, per sgonfiare le cifre della disoccupazione. Non sarà così “diretto”, soprattutto nella formulazione. Ma è lo stesso una liberalizzazione totale, e porrà gli stessi problemi politici che la Germania ha attraversato per l’approvazione.
La riforma del lavoro fu fatta in Germania dl 2003 al 2006 da un cancelliere socialista, Schröder, a capo di una coalizione rosso-verde. Dopo essersi tagliato i ponti con la sinistra del partito, e con la Linke, il partito a sinistra della socialdemocrazia. Schröder sulla “riforma” governò con difficoltà, perse le elezioni, e condannò i socialisti a dimensioni ridotte. L’applicazione successiva al 2005 fu gestita da un governo di grande coalizione ma a guida cristiano-democratica, di Angela Merkel. 

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