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mercoledì 10 settembre 2014

Le sorprese del viaggio d'ufficio

Un Moravia multitasking non è la sola perla - perfetto come sempre nell’umore e le camiciole, anche nel fango e l’abbandono, pedagogo, ultimativo, forse ingenuo, antropologo di una “popolazione” del lago Turkana in Kenya che forse conta cento persone e vive di turismo, delle foto coi turisti. Il Kenya imbarbarito, l’Albania ingentilita, le tortura sulle donne, ancora vent’anni fa, il tempo di queste corrispondenze, in Africa e in America Latina, la “nerezza africana”, la notte, tanti orizzonti si schiudono in breve. O il Giappone “paese della lealtà e della cortesia”. E come l’emigrazione improvvisamente fu regolata in Albania – in doloroso contrasto, a leggerne oggi, coi traffici dalla Libia. Ma così per caso, anzi di malavoglia.
È un libro che amareggia, per quello che avrebbe potuto essere e non è. Di corrispondenze d’occasione, per inviti a lezioni, convegni, conferenze di università esotiche e istituti di cultura italiani, necessariamente farcite di ringraziamenti e deprecazioni (l’Italia non fa abbastanza…). Il viaggio attrae in età Dacia Maraini, nata nomade – a un anno emigrata in Giappone con gli avventurosi genitori, dove fece la guerra, per tornare e imparare l’italiano a nove anni. Viaggiatrice anche frequente, anche con Moravia e Pasolini, che avrebbe fatto una felice anomalia nell’insapore letteratura di viaggio made in Italy, e invece ne scrive per obbligo.
L’altrove seduce e respinge. Il viaggio è come una qualsiasi uscita fuori casa, un concerto, un teatro, un tempo anche il cinema, lo stesso pranzo domenicale dai nonni, o la gita fuori porta. C’è voglia di novità, naturale, umana. Innaturale è semmai il sé pesante, che lo scrittore italiano favorisce e anzi coltiva, perfino nelle situazioni remote e estreme: ricordi, sensazioni (“maddalene”), nostalgie, storioni familiari, autoincensamenti, magari sotto forma di deprecazione. La scrittura dell’ombelico. Maraini è, avrebbe potuto essere, un’eccezione.
Dacia Maraini, La seduzione dell’altrove, Bur, pp. 178 € 8,90

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