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giovedì 28 settembre 2017

Ombre - 384

A ruota libera D’Alema con Cazzullo, ben una pagina, riabilita Craxi: “Craxi, nonostante la forte carica anticomunista, è sempre stato uomo di sinistra”. Mentre per una vita lo ha insultato: “Berlusconi è lo sviluppo del craxismo. C’è quello stesso intreccio tra affari e politica…”, etc. Le stesse cose che dice ora di Renzi.

In effetti, ripensandoci, quanto hanno fatto Craxi e il suo partito di sinistra, come riforme interne e in politica estera, e quanto non hanno fatto D’Alema e il suo partito prima di lui? Ha ragione D’Alema a complimentarsi.

D’Alema dice bene di Craxi per dire male di Renzi. Poi dirà che Renzi è di sinistra? Tra altri venticinque anni? Venticinque anni ancora di D’Alema.
Una volta i comunisti (ex) arrivavano in ritardo di dieci anni. Nella diaspora hanno allentato i tempi?

“Dopo quarant’anni la Cassazione ha stabilito che fu un errore del commercialista”, spiega Sofia Loren a Elvira Serra. E che la carcerazione  per evasione  fiscale era stata un abuso. Dopo 40 anni.

La Var, assistenza video agli arbitri, sbaglia come gli arbitri. Perché dunque è stata introdotta nei campi di calcio? È un business: per chi produce le macchine e per gli arbitri – ne moltiplica l’occupazione. E per i giornalisti, che possono non parlare di altro.

Perché la destra della Dc tedesca ha votato Afd, l’8 per cento, cinque milioni di elettori? Perché “una squadra di 30 persone è stata reclutata dai russi per fare propaganda online pro Afd”, spiega il “Corriere della sera”. Con prove: lo ha rivelato “al sito Usa Buzzfeed l’hacker russo Alexander”. Buzzfeed? Alexander? Hacker?

Ah ah, è sempre il Cazzone Americano: un hacker, pseudonimo, che rivela, magari anche gratis, a un sito americano tra i tanti, la verità nascosta. Che ci potevamo inventare anche noi. Vero è che “Alexander” può anche non esistere.

Angela Merkel ha subito una sconfitta senza precedenti, ha perso cinque milioni di elettori, il venti per cento, uno su cinque, ma per la Rai, Sky e i grandi giornali ha vinto. Ha fatto il risultato peggiore della sua coalizione democristiana in tutta la storia federale, e ha fatto perdere alla stessa coalizione la tradizionale funzione di tenere sotto mano democratica i nostalgici e i reazionari – il più grande esito della Repubblica Federale.

Paga la sconfitta di Angela Merkel anche il suo alleato di governo la Spd, che ha fatto anch’essa il risultato peggiore. Per nessun altro motivo che avere sostenuto al cancelliere  – la sinistra (Like) ha tenuto.

Ci sarà meno stabilità politica in Germania. Meno Germania in Europa. Meno mercato nelle politiche sociali. Il voto tedesco cambia molte cose: dovrebbe essere una pacchia per i giornali. Sono cose anche molto evidenti. Ma non per i media italiani – con una sola eccezione, l’intervista oggi di Francesco Bechis su formiche.net:
formiche.net/2017/09/28/rothweiler-afd
Non è difficile, ma l’analfabetismo di ritorno ha contagiato la professione.

Raffaele Simone sbuffa sull’“Espresso” per l’ignoranza diffusa tra i politici. “Anche tra i laureati”, nota, e ne cerca la ragione nella scuola, svuotata ogni anno di funzione per darle standard americani che gli americani non conoscono. Ma nota pure che la maggior parte non ha studi. I 5 Stelle non solo, e la ministra dell’Istruzione Fedeli. Salvini si potrebbe aggiungere, o Meloni, tra i nomi noti. Il linguista cita la ministra Madia: “Eletta in Parlamento ventiseienne, non ancora laureata, dichiarò che la sola cosa che portava in dote era la sua «inesperienza»”.

Il ragioniere Milone dopo la pr Chaouqui e il monsignore Vallejo Baldas: tutte le nomine economiche di Parolin si sono rivelate infamanti. Tutte nomine improbabili, con un profumo di Argentina – comune al papa e al suo segretario di Stato. Cioè di massoneria.

Si sono fatte quasi 400 mila intercettazioni in Italia nel 2016 – “Il Sole  24 Ore” ne pubblica la tabella cronologica e settoriale domenica. Due terzi dei quali nei tribunali ordinari – l’altro terzo è ordinato dalle Procure antimafia, e poche migliaia dall’antiterrorismo. Si intercetta normalmente.

Nella riforma della Giustizia che il Parlamento discute, si avvicina il solito nodo intercettazioni. Una regolamentazione che “L’Espresso”, pur chiedendo in copertina la riforma radicale della giustizia,  preannuncia con un “Bavaglio, eterno ritorno”.  Negli Usa, che le hanno inventate, e hanno quattro volte la popolazione italiana, se ne fanno un decimo. Tutti imbavagliati, gli americani. Forse per questo ogni tanto buttano giù un presidente.
Pezzo forte del settimanale è Emiliano Fittipaldi, “Fabbrica di San Dossier”, che stigmatizza i veleni del Vaticano.

“Nel caso di Mps e delle banche venete si sono avuti due effetti”, commenta il presidente di Intesa Gros Pietro dopo il via libera del suo consiglio d’amministrazione all’acquisto delle due venete: “Non si è applicato il bail-in, che forse avrebbe comportato il tracollo dell’intera economia…”. Forse, il tracollo, così, di passata. Il tracollo dell’intera economia….

Per assottigliare l’epa, Renzi è andato a giocare a tennis. Al circolo Aniene, quello di Malagò. Dove però Renzi è stato indigesto: la maggioranza dei soci, si è scoperto nell’occasione, 30 mila euro l’anno di quota, è di area grillina e meloniana. Dunque, Malagò si è fatto scippare l’Olimpiade dai suoi soci.

Non si può dire che la politica non si rinnovi: una città che rinuncia all’Olimpiade era anche difficile immaginarsela. Col capo del Coni, poi.

L’eredità di Grillo, comico napoletano, va a due napoletani, Di Maio e Fico. Il Movimento è da ridere?

Da ridere no, poiché gli italiani lo votano, semmai da piangere, o scappare in Portogallo. E tutto perché Grillo vuole emulare Pulcinella.

Poi si dice che Mussolini fu popolare. Al confronto di Di Maio, aveva ben di che esserlo. Il popolo è bestia? Cioè lo è, ma non cambia nei secoli?

Proteste e fiaccolate sono state rituali per anni degli aquilani che protestavano per i ritardi nella ricostruzione dopo il terremoto. Col sindaco Massimo Cialente, ex deputato, in testa. Ora si scopre che il sindaco fra tute le opere aveva privilegiato la costruzione di un aeroporto. Che, inutile, giace in abbandono – se non per i vandali di infissi e tubature.

L’aeroporto era un vecchio aeroclub. Cui Berlusconi aveva dato dignità quale hub per il G 7 che si tenne nella capitale abruzzese. Da qui l’idea di Cialente di farne un aeroporto. Ma Cialente manifestava soprattutto contro Berlusconi. Voleva rubargli altre idee?


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