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mercoledì 11 aprile 2018

Con spirito giocondo verso la morte

“Chi non l’ha letto”, Tucidide, “non può capire niente di ciò che legge ogni mattina sul suo giornale”. Per esempio Trump? O l’America che lo ha eletto e ce lo butta tra i piedi? O è per questo che non si leggono più giornali, che non si legge più Tucidide, altro Carneade. Tutte amabili, tutte verità. Senza saccenza..
“Passeggiate tra i libri in attesa dell’alba” è il sottotitolo. In realtà in attesa della morte. Ma senza rassegnazione, che pure, dice Fruttero, è “virtù necessaria”, né lamenti: un libro conversazione, giudiziosa e gradevole, come sempre  Stimolante. Di brevi note su autori e opere di elezione: i “cento libri preferiti”, un’idea di Fazio per una tv notturna in pillole, da dire in pillole scherzosamente. L’ultimo esercizio d’inteligenza ilare, divertita e divertente.
L’idea non si poté realizzare. La riprese dopo qualche anno la figlia di Fruttero, Maria Carla. Come uno stimolo alla voglia di vivere, un antidote alla malinconia. Trascrivendone paziente gli esercizi orali di memoria. Le prime cinquanta schede sono state inghiottite senza ritorno dalla memoria del computer di Maaria Carla. Che tuttavia, malgardo la grande delusione, riuscì a far riprendere al padre l’esercizio. L’esito sono una trentina di schede, sulle settanta che Fruttero aveva individuato in un elenco preliminare – qui in appendice. Con un backstage (postfazione) sull’origine e lo svolgimento della piccolo avventura. E una introduzione di Ernesto Fererro, che tratteggia vita e umori della F di F&L, un ritratto in punta di penna.
Madame de Staël, troneggia ”figlia di banhieri, ricca, potente, ambiziosissima e autrice di molti romanzi oggi illegibili”, questo il tenore, di bellezza non si parla, o di fascino, e tiranneggia l’innamorato Constant, fino a ispiragli “la celebre definizione di quelo che può essere e spesso è l’amore”: “Mi faceva sentire sempre necessario, mai sufficiente”. Madame Bovary, lettrice di romani insoddisfatta, è cavia delle “virtualità offerte dai nuovi mezzi di comunicazione”. Shakespare è indimenticabile in ogni aspetto, in poche righe. Cicerone primo borghese dela storia. Salgari amiamo per le donne, per una certa idea di donna:  una fanciulla è in pericolo, un giovane la salverà, eroico. Con un trattatello di storia della letteratura in tre righe: “Perché bisogna averlo letto?”, aver letto Salgari. “Perché di lì (in realtà dal 1200) l’atteggiamento maschile verso le donne si forma defnitivamente, anche a nostra insaputa”. Ma ogni scheda ha il suo richiamo.
Con qualche sbadataggine redazionale. Il “romanzo (a) chiave”. “Nell’isola di Saffo” invece che “nell’isola di Lesbo”.
Carlo Fruttero, Da una notte all’altra, Oscar, pp. 132 € 11

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