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mercoledì 3 settembre 2025

Parigi radicaleggia

Forse è il colpo di coda di una presidenza nata trionfale e presto sotto scacco, su tutti i fronti. Ma non è il solito vorrei ma non posso, è la Francia che sempre radicaleggia a vuoto,  almeno dal secondo Napoleone (ma anche il primo….), dal 1870, quando pensò bene di sfidare la Germania, quasi fosse al tempo di Napoleone a cavallo per la Prussia, a meraviglia del filosofo Hegel. Una sorta di acne adolescenziale - che il presidente Macron esemplifica anche fisicamente – di sfogo permanente.
Parigi ha un piano per tutto. Contro l’Italia – Libia, debito, fisco. Contro la Russia. Contro Trump – armiamoci e partite, io salvo i vini. Adesso vuole confiscare e nazionalizzare i depositi dello Stato russo all’estero. Che è contro il diritto internazionale, e nonsi è fatto nemmeno nella seconda guerra. E lo propone perché sono in titoli Usa e, evidentemente, tedeschi – furbo, lui. Poi vuole ìnondare di soldati l’Ucraina, ma i suoi insieme con quelli inglesi e quelli tedeschi. Una forza, a furia di ridurre, peacekeeping . ma di quale pace?   

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