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giovedì 27 marzo 2014

I governatori erano contrari all’euro

Nell’impasse in cui il gollismo in Francia, solo attenuato dalle presidenze Giscard e Mitterrad, aveva gettato il progetto di unione politica, l’unione monetaria in ambito Cee si fece strada presso i federalisti come un grimaldello per scardinare i vecchi nazionalismi. Un progetto che i governi finirono per adottare, malgrado le riserve, e anche le resistenze, delle loro banche centrali, che avevano esperienza di politica monetaria e fino all’ultimo dubitarono che l’euro potesse funzionare.
Anche Mario Albertini, il filosofo che presiedeva il Movimento Federalista Europeo in Italia, aveva ben presente che non si poteva creare una moneta senza un sistema politico comune: “Non si può progettare l’unificazione monetaria dell’Europa senza progettare la creazione di uno Stato federale europeo”. Ma subito dopo si contraddiceva, prospettando l’unione monetaria come leva per forzare l’unione politica: “Il punto decisivo mi sembra questo: bisogna accettare, e sostenere, contro la logica, un’operazione graduale di unificazione monetaria preliminare, e non successiva, alla creazione di un potere politico europeo, perché i protagonisti… non si comportano seguendo criteri logici… Si tratta di un espediente, ma ci sono degli espedienti utili”. Pur avendo predenti i rischi: “Forse ci sono degli espedienti che possono spingere le forze politiche su un piano inclinato”.
Contrari secondo logica, condividendo cioè la stessa sequenza di Albertini, erano i governatori delle banche centrali. Nel saggio di Simona Ferrulli

si citano Monti e Spaventa, due economisti legati alla Banca d’Italia, con Baffi e Ossola, governatore e ex direttore generale della Banca d’Italia. Perplesso era anche, fin dagli inizi, Guido Carli, Prospettive di sviluppo nelle relazioni internazionali”, in “Euromoney”, marzo 1970. E perplesso sarà, fino alla vigilia del Trattato di Maastricht, Hans Tietmeyer, cioè il governatore della Banca d’Italia e il presidente della Bundesbank più di lungo corso ed esperienza. 

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